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Regione, la voce dei non eletti. Fattori annuncia denuncia per sondaggi 'farlocchi'

Galletti: "siamo stati vittime della campagna di paura". Catello: "la divisione dei comunisti ci ha penalizzato".

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Tommaso Fattori Tommaso Fattori © Fotocronache Germogli
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Ieri a Firenze, presso il palazzo del Pegaso della Regione Toscana, nel pomeriggio quando ormai si era delineato il quadro dei risultati, sono arrivati alla spicciolata davanti ai microfoni della stampa alcuni candidati.

Prendendo nota della non presenza di Tiziana Vigni del Movimento 3V libertà di scelta, il primo a sottoporsi alle domande Salvatore Catello del Partito Comunista che ha sottolineato come sarebbe stata penalizzante per il risultato la presenza di due partiti comunisti, con tanto di falce e martello, nella scheda elettorale. Cosa che a suo dire avrebbe causato una dispersione di voti. Poi Catello ha teso la mano a Marco Barzanti, del partito comunista italiano, per ricompattarsi in una sinistra alternartiva.
Vedremo se questo raccoglierà l'appello.

Decisamente deluso Tommaso Fattori di Toscana a Sinistra che si ferma poco oltre il 2%, uscendo di fatto dal consiglio regionale. Nel quale, sottolinea, con il suo gruppo nella scorsa legislatura è stato colui che ha presentato più interrogazioni e mozioni. Punta il dito poi sulla 'campagna della paura' fatta dai due big, che avrebbe anche portato alla divulgazione di sondaggi a suo dire 'farlocchi' durante il silenzio elettorale, cosa che avrebbe già denunciato alla Procura.

Sguardo basso anche per l'evanescente Irene Galletti, che porta il Movimento Cinque Stelle a un misero 6% di fatto quasi azzerando la presenza del movimento in consiglio regionale (1 solo seggio). Anche Galletti si dichiara vittima del voto utile che ha portato alla dissoluzione di ogni opposizione alternativa.





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