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La cerimonia in ricordo di Gunther Klass

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Una immagine inedita di Gunther Klass nel 1966, un anno prima della morte al Mugello, in un gara Le Mans in Francia. (Foto gentilmente concessa da  Renzo Marinai) Una immagine inedita di Gunther Klass nel 1966, un anno prima della morte al Mugello, in un gara Le Mans in Francia. (Foto gentilmente concessa da Renzo Marinai) © N.c.
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E’ stata una cerimonia del tutto particolare quella del ricordo della morte del pilota della Ferrari Gunther Klass, il quale trovò tragica morte il 22 luglio 1967 durante le prove del Circuito del Mugello; particolare questo, come dicevamo sopra, poiché come scrivemmo in un precedente articolo, dopo 43 anni un nipote di Gunther Klass, il signor Alexander Leuz dopo aver letto il nostro servizio, ha voluto contattare tutte quelle persone ed appassionati che in quel momento erano presenti all’incidente (vedi Andrea Ballerini che abitava in una casa colonica sopra quella curva), quindi altre persone ( fra gli altri, Alfredo Moni, Pierluigi Guasti e Renzo Marinai), che in un modo o nell’altro si sono sempre adoperati, in collaborazione con la municipalità di Firenzuola, nel ricordare il giovane pilota tedesco, inserendo in quel luogo un Cippo e intitolando quello slargo e quella strada a questo sfortunato pilota.

Scrive sul finale Ruggero Caselli del Club delle Rosse in una biografia di Gunther Klass: “ - … il 22 luglio cominciarono le prove ma era destino che quella gara le Ferrari non la facesse perché al secondo giro di prova di Klass, con una macchina alleggerita, uscì di strada in una controcurva a 5 chilometri dal passo del Giogo, sbandando verso un declivio a prato, con un unico, inesorabile impietoso albero di noce là in mezzo contro il quale la macchina andò ad avvolgersi. Nella calura di Maranello, poco prima delle 14, arrivò una telefonata di Lini, “Klass è morto”, Gozzi, Klass è morto – la voce era ferma ma non riusciva a dire altro - Klass è morto, dillo al Capo. Ritiriamo la squadra –“.

Dopo questo significativo scritto, la cronaca ci ricorda che lo scorso sabato 25 luglio 2020, circa 40 persone, fra dirigenti di diverse Associazioni automobilistiche del territorio e della provincia di Firenze (fra gli altri Carlo Alberto Steinhauslin già presidente della Scuderia Biondetti), Stefano Cecconi (Ruote Classiche di Prato), soci dell’As. Ufficiali di Gara di Firenze (Alfredo Moni), collezionisti (Scanacapra di Bologna e Fontani di Londa), Marco Furegato, Carlo Mentelli (fotografo ufficiale) ed appassionati possessori di splendide auto d’epoca, si sono ritrovati nel viale di Scarperia dove partiva il Mugello e dove è stata collocata una targa in ricordo di Nanni Galli, per portarsi al Favale per la cerimonia di posa di una corona d’alloro. Erano ad attendere questi amici alcuni personaggi dell’Alto Mugello fra cui l’ex sindaco di Firenzuola Claudio Scarpelli e l’avv. Andrea Zavagli del Piccolo Museo Auto “Bruno Zavagli” di Palazzuolo sul Senio (in questo paese ci sarà un “Vintage Rally 2020”, ma ne riparleremo), e dopo la posa di una corona d’alloro davanti al Cippo in pietra serena, ci sono stati alcuni interventi, ognuno nel suo specifico settore (Renzo Marinai, Claudio Scarpelli, Andra Ballerini, Alfredo Moni, Carlo Alberto Steinhauslin, Pierluigi Guasti e lo scrivente di queste note), con la notizia che l’anno prossimo sarà presente il bisnipote Alexander Leuz e molto probabilmente anche il figlio di Gunther Klass. Un festoso convivio alla Traversa ha chiuso una giornata, in tutti i sensi (in senso umano, sociale e sportivo) molto bella.

(Foto cronaca di Carlo Mentelli)

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