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Un tocco di Mugello nel Requiem di Verdi a Orvieto. Recensione di Aldo Giovannini

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Roberta Landi Malavolti al violino Roberta Landi Malavolti al violino © Foto Aldo Giovannini
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In concomitanza con le bandiere a mezz'asta e il minuto di silenzio osservato dai sindaci di tutti i comuni italiani in segno di lutto e solidarietà, per ricordare le vittime del coronavirus e onorare l'impegno e il sacrificio dei medici, infermieri e i tanti operatori sanitari, stamani (martedì 31 marzo 2020) alle 12.00 Rai Cultura ha proposto su Rai5 la Messa da Requiem di Giuseppe Verdi, che abbiamo seguito – e non lo nascondiamo - con grande attenzione ed altrettanta emozione.

Il capolavoro sinfonico -corale – come si legge nel sito della Rai - è stato registrato nel 2011 nel Duomo di Orvieto, ed è interpretato dal grande direttore d'orchestra indiano Zubin Mehta, alla testa del complesso del Maggio Musicale Fiorentino, del quale è direttore onorario a vita. Con lui un quartetto di voci soliste come il soprano Kristin Lewis, il mezzosoprano Elena Maximova, il tenore Massimiliano Pisapia e il basso Roberto Scandiuzzi. Il Coro è diretto da Piero Monti.

Davanti ad un complesso mondiale, siamo rimasti contenti ed orgogliosi nell’osservare che nel corpo dei violini appariva la carissima amica Roberta Landi Malavolti di Borgo San Lorenzo, presidente fra l’altro dell’Associazione “Camerata dè Bardi” (abita con la famiglia e la sorella clarinista Sabrina in quel di Valdastra), che abbiamo anche fotografato con tutti i limiti nello scattare l’immagine davanti ad uno schermo televisivo. Piccola cronaca questa, ma molto, molto significativa in un momento drammatico come stiamo vivendo; il Mugello in questa immensa pagina musicale-culturale-storica, c’era!

(Foto scattate durante la trasmissione)

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