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20 anni dalla morte di Craxi. Il ricordo di alcuni mugellani

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Bettino Craxi Bettino Craxi © N.c.
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Venti anni fa ad Hammamet moriva Bettino Craxi. In redazione nei giorni scorsi sono arrivati i ricordi e le riflessioni da parte di Giampaolo Giannelli, capogruppo centrodestra a Dicomano e vicecoordinatore provinciale di Forza Italia, e di Rodolfo Ridolfi, capogruppo centrodestra nell'Unione dei Comuni del Mugello.

Qui sotto trovate la riflessione di Giannelli, nelle immagini trovate invece quella di Ridolfi. Scrive Giannelli:

“Craxi rappresenta una delle figure più affascinanti e controverse della storia politica del dopoguerra. A distanza di anni dalla morte però, per fortuna, alcuni dei suoi avversari sia politici sia della magistratura hanno iniziato a riconsiderarlo. Celebre” ricorda “il suo discorso alla Camera il 3 luglio 1992, con quel suo stile efficace e mai pleonastico che tanto piaceva agli italiani. In quel discorso, che tanto oggi evocano come giusto, Craxi sfidava tutti gli altri politici a dire giurare che vi era chi non conoscesse il sistema di finanziamento dei partiti esistente. Ovviamente, nessuno si alzò. Questo era Bettino Craxi. Uomo forte, statista di razza, riformista, modernizzatore. Tutto il contrario della classe politica attuale”.


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Commenti 2
  • Leonardo Banchi

    Ma per favore. La corsa a riabilitare i ladri. Oltre ad essere un ladro, morto non in esilio ma in latitanza in un paese che non concedeva estradizione per non finire (giustamente) in galera, Craxi con la sua politica scellerata, coi suoi due governi e il pentapartito, fino a tangentopoli, portò il debito pubblico dal 60% del PIL a oltre il 100%, portando il debito oltre la quota di non ritorno, cioè non riuscire a ripagare neanche gli interessi. Questo debito fu generato gonfiando ogni singola spesa pubblica per poter intascare mazzette e tangenti. Da Craxi in poi la politica è stata vista solo come un enorme magna magna. Per favore, non raccontare la storiella italiana dell' "ha fatto anche cose buone'. Ha intascato decine di miliardi e poi è scappato. In latitanza.

    rispondi a Leonardo Banchi
    mar 21 gennaio 2020 06:51
  • Patrizia ciabatti

    Ladro (40miliardi non noccioline), corruttore, condannato ecc ecc è scappato dall’Italia per non finire in galera. Manca solo di fare un monumento al pacciani.

    rispondi a Patrizia ciabatti
    lun 20 gennaio 2020 09:08