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Il capogruppo Angela Sirello e il consigliere Matteo Chelli di Fratelli d'Italia intervengono sulla delicata situazione che coinvolge il Teatro La Pergola e la Fondazione del Teatro della Toscana, esprimendo forte preoccupazione per quanto accaduto nelle ultime ore.
“Abbiamo appreso con stupore della convocazione di lunedì prossimo del Consiglio di Amministrazione della Fondazione del Teatro della Toscana – dichiarano Sirello e Chelli –. Considerato il fatto che il cda della Fondazione è scaduto, non solo si tratta di un atto inopportuno, ma se come pensiamo e si può intuire dall'ordine del giorno della convocazione, si trattasse di decisioni che non rientrano nella sfera dell'ordinaria amministrazione, sarebbero decisioni gravemente irregolari e illegittime.
Prendiamo atto che l’invito al dialogo lanciato dal Senatore Paolo Marcheschi per ricomporre questa penosa vicenda sia stato completamente ignorato. La Sindaca Sara Funaro continua infatti sulla strada di uno scontro personale, rifiutando metodi di confronto e trasparenza”.
“Stante la volontà della Sindaca di procedere con metodi discutibili e non condivisi – proseguono –, la diffidiamo formalmente dal compiere atti di straordinaria amministrazione che potrebbero comportare esborsi di denaro pubblico con ipotesi di danno erariale. Inoltre, il rischio concreto è quello di compromettere ulteriormente i rapporti, arrivando ad uno strappo definitivo, con il Ministero della Cultura, interlocutore fondamentale per il sostegno al Teatro fiorentino.
Il Ministero ha già dimostrato, nella gestione del Commissariamento del Maggio, rigore e trasparenza nella gestione dei fondi pubblici. Non vorremmo che i prossimi capitoli di questa vicenda, dettati solo da personalismi, bizze e forzature , finissero all’attenzione della Corte dei Conti.
Dalla nomina di un direttore artistico plenipotenziario non previsto dallo Statuto – e quindi non regolare – alla convocazione di un CdA scaduto, assistiamo a una serie di atti amministrativi contrari alla normativa vigente. La questione non è politica, ma di rispetto delle regole e delle istituzioni. Nessuno è al di sopra della legge, nemmeno la Sindaca Funaro".
"La nostra pazienza non è debolezza – concludono –. I cittadini fiorentini hanno il diritto di sapere come e perché vengono spesi i loro soldi. Stavolta andremo fino in fondo".
La replica a stretto giro arriva dall'assessore alla cultura Giovanni Bettarini. "I toni dei consiglieri Sirello e Chelli sono gravi e assolutamente inaccettabili, è impensabile che ritengano di poter diffidare la sindaca a esercitare il suo ruolo di presidente del Teatro della Toscana. Basta ingerenze. Ci auguriamo che questo non si ripeta più. Forse i consiglieri non sanno come funziona e farebbero bene ad informarsi prima di fare forzature strumentali".
"Ci stiamo muovendo secondo quanto previsto dalle norme - spiega Bettarini -: il consiglio di amministrazione, pur in attesa della nomina del nuovo consiglio, mantiene tutti i poteri per la gestione ordinaria, comprese le questioni che riguardano le nomine".
"Non c'è nessuna illegittimità - va avanti l'assessore - nel convocare un cda che mantiene intatte le prerogative fino alla nomina del nuovo organo nel quale, peraltro, la continuità della presidenza è garantita dallo statuto".
"La necessità della convocazione risiede infatti nell'esigenza di garantire lo sviluppo della nuova programmazione artistica impostata nella recente programmazione - prosegue Bettarini -. Abbiamo interloquito con il direttore generale con lo scopo di risolvere la situazione che si è creata per le divergenze di visione. Il consiglio di amministrazione è stato pertanto convocato per dare mandato alla sindaca di definire l'accordo".
"Risultano perciò del tutto fuori luogo le diffide dei consiglieri di Fratelli d'Italia - continua ancora l'assessore - che non si sa a quale titolo si esprimono in maniera così pesante su delle competenze specifiche del consiglio di amministrazione della Fondazione Teatro della Toscana". "Così com'era stato comunicato dopo il consiglio del 28 aprile scorso - aggiunge Bettarini - c'è stato un lavoro del quale il cda deve essere messo al corrente per prendere le necessarie determinazioni e fare le scelte nell'esclusivo interesse del Teatro della Toscana. Perchè è questo è questo il nostro obiettivo".


