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Dopo la catastrofe stadio le opposizioni chiedono le dimissioni di Sara Funaro

Non ha sottoscritto la mozione Sinistra progetto comune e il capogruppo Dmitrij Palagi così giustifica la...

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Sara Funaro Sara Funaro © Nicholas Loss , Wikipedia
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Presentata alla stampa questa mattina dai gruppi Lista Schmidt, Fratelli d’Italia, Lega, Forza Italia e Gruppo Misto-Noi Moderati la mozione di sfiducia verso l'operato di Sindaco e Giunta.
Ecco di seguito il testo della mozione.

"Premesso che il Consiglio, in qualità di organo di indirizzo e controllo politico-amministrativo, ha il dovere di vigilare sull’operato del Sindaco e della Giunta, garantendo la trasparenza, la correttezza amministrativa e la tutela dell’interesse collettivo;
considerato che, in relazione alla gestione dell’intervento di ristrutturazione dello stadio Artemio Franchi, in questi giorni al centro delle cronache locali e nazionali:

  • è conclamata una culpa in vigilando da parte del Sindaco, che, pur essendo il vertice apicale dell’amministrazione cittadina e titolare del potere di indirizzo e vigilanza sull’attività amministrativa, è intervenuto con oltre otto mesi di ritardo nella gestione delle criticità relative al progetto, causando una grave perdita di tempo e di credibilità istituzionale;
  • è, altresì, conclamata una mancanza di trasparenza, poiché, nonostante le numerose e formali sollecitazioni provenienti dal Consiglio comunale, non sono mai pervenute risposte chiare e documentate dalla Giunta circa lo stato effettivo della procedura e le interlocuzioni con gli enti coinvolti;
  • il rapporto con A.C.F. Fiorentina risulta, ormai, irrimediabilmente compromesso, dopo un percorso amministrativo segnato da incertezze, promesse disattese e scelte che hanno prodotto soltanto uno spreco di tempo e risorse, allontanando la possibilità di una soluzione condivisa e sostenibile;
  • le dichiarazioni pubbliche del Sindaco attestano la concreta impossibilità di rispettare i tempi e le condizioni del PNRR, generando così un grave problema finanziario per la città. Su tale aspetto, di assoluta rilevanza pubblica, il Sindaco e la Giunta hanno mantenuto un atteggiamento di totale opacità e silenzio, negando un confronto trasparente con la cittadinanza e con il Consiglio comunale;

tenuto conto che

  • il Sindaco ha perso la funzione di garante dell’interesse collettivo, prova ne siano gli episodi, oltre che legati allo stadio, anche al cosiddetto “cubo nero”: da un lato, infatti, ostacoli e dinieghi a chi, nel rispetto delle regole, offre risorse e funzioni per la collettività; dall’altro, atteggiamenti di accondiscendenza verso interessi privati non trasparenti;
  • l’equilibrio dei poteri con la Soprintendenza è venuto meno, trasformandosi in un gioco di convenienze e di scaricabarile, invece che in una collaborazione orientata alla tutela del patrimonio e alla qualità delle scelte urbanistiche;
  • è evidente un rischio di cortocircuito politico-amministrativo all’interno della Giunta e della maggioranza, nonché nelle dinamiche di comunicazione interna ed esterna, come dimostrato dalle contraddizioni e dai ritardi nella vicenda dello stadio Franchi.
    Si evidenziano, inoltre, figure deboli negli assessorati chiave (Urbanistica, Sport, Mobilità, Lavori Pubblici), incapaci di affrontare in modo efficace i principali problemi cittadini;
  • permangono seri dubbi sulle nomine e decisioni riguardanti soggetti collegati a finanziatori della campagna elettorale del Sindaco, in potenziale conflitto d’interessi e inopportuni sotto il profilo etico e politico;
  • è in atto un progressivo deterioramento del patrimonio arboreo urbano, non compensato da adeguate azioni di piantumazione o manutenzione, con effetti negativi sull’ambiente e sulla qualità della vita dei cittadini;
  • le Commissioni consiliari risultano inattive e autoreferenziali, incapaci di esercitare la loro funzione di indirizzo e controllo. Emblematico il caso della Commissione Sport, che ha rifiutato il sopralluogo richiesto dai consiglieri in merito alla situazione dello stadio, negando un atto di trasparenza e partecipazione;

rilevato che l’insieme delle criticità sopra esposte ha determinato una profonda crisi di fiducia tra il Sindaco e la cittadinanza, nonché una frattura irreversibile con il Consiglio comunale, che non riconosce più nel Sindaco la guida autorevole e trasparente della città;

ritenuto, pertanto, che si sia venuto a determinare il venir meno del rapporto fiduciario tra il Sindaco e la comunità cittadina, elemento fondante per la prosecuzione del mandato amministrativo;

visti

  • l’art. 52 del D.lgs. 267/2000;
  • l’art. 22 del Regolamento del Consiglio comunale;


Tutto ciò premesso e considerato,

chiede al Presidente la convocazione di un Consiglio comunale in seduta straordinaria onde procedere alla votazione per appello nominale della suddetta mozione di sfiducia ex art. 52 D.lgs. 267/2000.

Non ha sottoscritto la mozione Sinistra progetto comune e il capogruppo Dmitrij Palagi così giustifica la scelta.
"Crediamo sia sbagliato chiedere la sfiducia all'attuale Sindaca, per la vicenda dello stadio comunale Franchi. Il problema è profondo e parte dal secondo mandato Nardella.
Il nostro è l'unico gruppo (insieme ai Verdi del 2019) che chiedeva di tenere la Fiorentina a Campo di Marte, con soldi pubblici, senza nuovo consumo di suolo (a Castello o nella piana Fiorentina) e senza stravolgere la zona della Mercafir.
Adesso bisogna trovare una soluzione che garantisca le proprietà della Città e garantisca alla Fiorentina di poter uscire dalla difficile situazione in cui si trova, sul piano societario e sportivo.
Non solo: va recuperato il fotovoltaico e il tema di un progetto che aiuti la Città sotto tutti i punti di vista.
Il problema è l'assenza di ruolo politico efficace da parte del pubblico: quando si spendono soldi pubblici è però imprescindibile. Questo è il tema, non cavalcare la giusta indignazione. Ma chi vorrebbe far fare tutto ai privati, senza dare centralità al bene comune e al valore dello sport (che prescinde dalla proprietà di turno) non ci troverà mai al suo fianco".  


Difendono l'operato della Giunta e della sindaca da cui prende il nome il gruppo i consiglieri Michela Monaco e Marco Semplici del gruppo Sara Funaro Sindaca.
“Apprendiamo che i gruppi di centrodestra hanno presentato oggi alla stampa una mozione di sfiducia nei confronti della Sindaca di Firenze, Sara Funaro.
Una mossa che, più che un atto politico, sembra un tentativo di ritrovare un po’ di visibilità perduta - e forse anche qualche numero in Consiglio comunale.
La verità è semplice: se non trovano i voti necessari, i veri “sfiduciati” saranno proprio loro.
Perché per sfiduciare un sindaco serve una maggioranza qualificata che, a oggi, non esiste.
E se l’aritmetica non è un’opinione, questa mozione si annuncia già come un clamoroso autogol politico.
Sul piano dei contenuti, il centrodestra prova ancora una volta a costruire una narrazione di crisi dove invece c’è un’amministrazione che lavora, ogni giorno, con serietà e responsabilità per la città.
I fiorentini sanno bene che sullo stadio Franchi, come su tutti i grandi progetti, la Giunta sta operando con trasparenza, nell’interesse pubblico e nel rispetto delle procedure.
Chi oggi parla di “culpa in vigilando” dimentica che i veri ritardi arrivano da chi, a Roma, ha tagliato i fondi e poi pretende che siano i sindaci a rimediare.
È singolare, inoltre, che la destra parli di “opacità” mentre si rifiuta di dire ai cittadini come intenderebbe governare Firenze, se mai ne avesse la possibilità.
Per ora, l’unica cosa chiara è che tentano di mettere insieme una mozione senza avere né i numeri né una proposta alternativa credibile.
Il gruppo “Sara Funaro Sindaca” è compatto e convinto: il mandato ricevuto dai fiorentini è forte, legittimo e pienamente operativo.
Chi pensa di indebolire la città con manovre di palazzo resterà deluso - e, politicamente, sfiduciato”. 


Allibiti il capogruppo Pd Luca Milani ed i vice capogruppo Pd Alessandra Innocenti e Cristiano Balli. “Ancora una volta il centrodestra fiorentino non si smentisce e come sempre, essendo privo di contenuti e di alternative al buon governo cittadino del centrosinistra, fa l’ennesimo buco nell’acqua.
È stata una totale mancanza di rispetto per le istituzioni organizzare una conferenza stampa su una mozione di sfiducia che, nei fatti, non esiste, perché priva dei requisiti minimi e delle firme necessarie per essere discussa.
Un gesto che offende il ruolo stesso del Consiglio comunale e di chi lo rappresenta. A rendere la sceneggiata ancora più surreale è stata l’assenza di parte degli stessi firmatari: né Schmidt né Bambagioni infatti erano presenti in conferenza stampa.
Forse si vergognavano pure loro di questo modo di fare politica che che punta più allo spettacolo che ai fatti.
I consiglieri del centrodestra continuano a inseguire visibilità e polemiche, screditando continuamente l’amministrazione invece di lavorare per la città. Stavolta hanno usato il tema Franchi per trovare nuovi consensi, ma gli elettori hanno capito da tempo che questa politica urlata e inconcludente non porta nulla di buono: alle urne infatti il centrodestra continua a perdere”.


Attacco diretto alle opposizioni da parte dei consiglieri di AVS Ecolò Caterina Arciprete, Giovanni Graziani e Vincenzo Pizzolo.
“Apprendiamo dalla stampa che il centrodestra ha annunciato una mozione per richiedere la sfiducia della Sindaca Sara Funaro.
Una mossa che non nasce da una reale preoccupazione per la città, ma da un evidente calcolo politico. È un attacco strumentale, confezionato da chi, in questi anni, ha tifato contro Firenze pur di guadagnare un titolo sui giornali.
Chi oggi accusa la Sindaca di non tutelare l’interesse pubblico è lo stesso che, a Roma, smantella la tutela del territorio. È paradossale sentir parlare di “trasparenza” da parte di chi governa con decreti-lampo, fa tagli agli enti locali, commissariamenti opachi e definanziamenti sistematici. Il centrodestra, non contento, rilancia mescolando temi e accuse senza fondamento. Parlano di trasparenza: hanno spiegato alla cittadinanza che non hanno neppure i numeri per presentare questa mozione?
Siamo di fronte all’ennesimo tentativo, costruito come al solito sul niente, di chi vuole usare lo Stadio Franchi in modo strumentale, ignorando la complessità di un intervento vincolato. Sullo stadio, la Sindaca ha sempre mostrato una grande responsabilità nei confronti della città e di ACF Fiorentina, trovando soluzioni che garantissero alla società e ai tifosi di rimanere a Firenze durante i lavori. È evidente che questo, insieme ad altri problemi di natura tecnica, ha comportato un ritardo nella consegna della Curva Fiesole, lasciando però inalterata la data finale di conclusione dei lavori. La Sindaca Funaro si è assunta la propria responsabilità: ci auguriamo che tutti facciano lo stesso.
Sul cosiddetto “cubo nero” ci fa sorridere la posizione di consiglieri presenti allora che avallarono questa operazione. Oggi, proprio grazie a questa Sindaca e a questa maggioranza, un’operazione urbanistica del genere non sarebbe più possibile. E mentre accusano le commissioni di inattività, ricordiamo che alcuni dei firmatari vengono in commissione solo per firmare la presenza - quando vengono - e se ne vanno senza prendere parte alla discussione. Il capogruppo Schmidt, poi, non si è mai visto né in commissione né in Consiglio, nè durante la conferenza stampa. Difficile parlare di partecipazione e controllo quando non si partecipa ai lavori.
La verità è che Firenze, nonostante tutto, ha tenuto la barra dritta: ha difeso il progetto del Franchi come bene pubblico, non come regalo ai privati, e ha mantenuto un’idea di città che mette la cultura, il verde, i servizi e la partecipazione davanti alla speculazione.
Questa mozione è un teatrino delle destre, piena di accuse generiche, senza una proposta e senza una visione. Mentre loro annunciano mozioni di sfiducia inesistenti, noi lavoriamo concretamente per dare risposte quotidiane alla città”.

 

 

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