Una foto dello scavo © Comuni San Casciano in Val di Pesa
SAN CASCIANO IN VAL DI PESA, 18 settembre 2025 – Due tombe etrusche, i resti di un villaggio fortificato e una stele con iscrizione che riporta il nome del defunto “Mi Mamarke”, vissuto nel VI secolo a.C.: sono i reperti emersi dal sito archeologico di Poggio la Croce, oggi al centro di un progetto di musealizzazione e valorizzazione che apre al pubblico un nuovo percorso culturale e naturalistico nel Chianti.
Il progetto, presentato dalla Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio, dal Comune di San Casciano in Val di Pesa, dalla Famiglia Antinori e dalla Società Italiana Archeologia Mediterranea (SIAM), è frutto di dieci anni di ricerche e interventi mirati.
L’archeologo Michele Bueno ha spiegato che l’area, inizialmente necropoli, si trasformò in un insediamento con mura difensive e strutture per la fusione dei metalli, frequentato dall’età etrusca arcaica (VII-VI sec. a.C.) fino all’età ellenistica (IV-III sec. a.C.). I reperti rinvenuti sono conservati nel Museo Ghelli di San Casciano.
Gli interventi, realizzati dalla ditta Piacenti di Prato, sono stati articolati in due lotti: il primo dedicato alla messa in sicurezza e alla documentazione delle strutture archeologiche; il secondo alla creazione di un sentiero attrezzato con pannelli didattici, tavoli e panche, inserito nella rete escursionistica ufficiale.
Per il sindaco di San Casciano, Poggio la Croce rappresenta un “museo a cielo aperto”, che si affianca al sito della Tomba dell’Arciere e arricchisce l’offerta di archeologia diffusa del territorio.
📅 Visite guidate
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Sabato 20 settembre, ore 10.30
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Sabato 18 ottobre, ore 15.00
Ritrovo nei pressi dell’Azienda Solatione Winery, lungo la Strada Provinciale 118.
Massimo 30 partecipanti, prenotazione obbligatoria: museo@comune.san-casciano-val-di-pesa.fi.it


