Il prospetto del viale Redi © ufficio stampa
“Il progetto di riqualificazione e di messa in sicurezza di viale Redi non comporterà la riduzione della carreggiata destinata al transito veicolare”.
È quanto ha precisato l’assessore alla Mobilità Stefano Giorgetti che, insieme al collega all’Ambiente Andrea Giorgio, nel tardo pomeriggio di ieri ha illustrato il progetto di riqualifcazione del viale Redi nel corso di un incontro pubblico.
Come spiega Giorgetti, attualmente l’aiuola è larga 1,5 metri a cui si aggiungono 50 centimetri per lato tra bordo e margine di separazione dalla carreggiata veicolare tracciato con la segnaletica. L’ingombro complessivo è quindi di 2,5 metri, lo stesso si ha nel progetto.
Quello che cambia sono le misure dei bordi e del margine: la parte a verde si allargherà a 2 metri mentre il bordo e il margine si ridurranno da 50 a 25 centimetri per lato.
“A intervento realizzato, quindi, le corsie destinate al traffico veicolare conserveranno l’ampiezza attuale. Stessa cosa anche per i posti auto che rimarranno come sono attualmente” sottolinea l’assessore che aggiunge:“Questo intervento riqualifica una direttrice fondamentale del traffico cittadino risolvendo anche alcune criticità segnalate dai cittadini sia a livello di pavimentazione e quindi di sicurezza stradale che di smaltimento delle acque meteoriche” conclude Giorgetti.
Il nuovo look di viale Redi con un’aiuola centrale più ampia, il raddoppio delle alberature e la riqualificazione della strada sia dal punto di vista della pavimentazione che dallo smaltimento delle acque meteoriche non piace a Italia Nostra a cui non va giù la sostituzione di alberature in classe C non adatte al contesto urbano anche per gli apparati radicali che creano problemi al manto e alla sicurezza stradale con alberi a dimora raddoppiati, così come gli arbusti a terra fatto di ginkgo biloba renderanno nel tempo "il viale tutto giallo d’autunno, con un impatto cromatico che lo renderà particolare anche dal punto di vista paesaggistico" scrisse il comune nella prezentazione del suo progetto il mese scorso.
Secondo Italia Nostra gli alberi in classe C non sono d'immediato pericolo di caduta e questo non giustifica il suo taglio anzi si rilancia chiedendo di piantare altri pini per continuità negli spazi dove adesso sono gli spartitraffico. Non solo da sopralluoghi fatti si sottolinea non esistano nel viale pericoli di dossi e avvallamenti causati dalle radici dei pini e si giudica infine non idoneo il ginko biloba come sostituto perchè non adatto a stare in filari.
I cittadini bofonchiano e al di là de gusto estetico sul nuovo albero la preoccupazione che c'è è solo una quella della sicurezza stradale.
Simone Gianfaldoni Presidente del Comitato Cittadini Attivi di San Jacopino sottolinea: "Non entriamo nel merito delle specie arboree perchè non siamo esperti ma solo a una cosa teniamo: la sicurezza. Questa strada rischia di essere un cimitero. Si corre a tutte le ore. Si corre troppo, gli incroci sono pericolosissimi e ben venga se necessario anche una riduzione delle carreggiate che porterebbe a un inevitabile diminuzione della velocità possibile".


