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Posizione di Italia Viva. Casa riformista sulla proposta di cittadinanza onoraria a Francesca Albanese

Grazzini e Casini sottolineano in particolare la gravità delle dichiarazioni attribuite ad Albanese riguardo alla...

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Francesco Casini, capogruppo di Italia Viva Francesco Casini, capogruppo di Italia Viva © OkNews24
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La proposta di conferire la cittadinanza onoraria di Firenze a Francesca Albanese ha suscitato una netta presa di posizione da parte dei consiglieri comunali Francesco Grazzini e Francesco Casini, esponenti del gruppo “Italia Viva – Casa Riformista”. In una dichiarazione congiunta, i due consiglieri definiscono l’iniziativa “irricevibile, divisiva e totalmente fuori luogo”, invitando il Consiglio comunale a respingerla senza esitazioni. Secondo la loro valutazione, l’atto non risponderebbe né ai valori di dialogo né alla tradizione di città di pace che Firenze rivendica nella sua storia istituzionale.

Grazzini e Casini sottolineano in particolare la gravità delle dichiarazioni attribuite ad Albanese riguardo alla senatrice Liliana Segre, figura simbolo della memoria della Shoah e alla quale il Consiglio comunale ha dedicato, nella precedente legislatura, una commissione specifica. Concedere un’onorificenza cittadina a chi ha espresso considerazioni ritenute offensive verso una testimone diretta dell’orrore dei campi di sterminio appare, secondo i consiglieri, una contraddizione morale, civile e politica. A questo si aggiungono, ricordano, ulteriori dichiarazioni riguardanti gli ostaggi israeliani e interventi rivolti alle redazioni giornalistiche dopo l’assalto al quotidiano La Stampa, giudicati da Grazzini e Casini di estrema gravità e capaci di oscurare persino le manifestazioni pacifiche contro la guerra.

I consiglieri rilevano inoltre come alcune amministrazioni italiane, tra cui Bologna, stiano valutando la revoca della cittadinanza onoraria precedentemente conferita ad Albanese. Alla luce di ciò, Firenze non dovrebbe procedere in direzione opposta, evitando scelte che potrebbero risultare divisive sul piano politico, istituzionale e simbolico.

Grazzini e Casini ribadiscono infine la loro intenzione di votare contro qualunque atto volto a concedere la cittadinanza onoraria ad Albanese, ritenendo che Firenze debba restare fedele alla propria vocazione di città di pace e sottrarsi a dinamiche ideologiche che rischiano di spaccare la comunità e di compromettere il ruolo delle istituzioni.

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