Nessuno uccida Caino © Comune di Impruneta
In piazza Buondelmonti a Impruneta è stata inaugurata l’installazione “Nessuno uccida Caino” di Ignazio Fresu, un’opera che invita alla riflessione sul valore della vita, sul superamento della violenza e sulla necessità di custodire i diritti umani. Il lavoro dell’artista sardo, residente a Prato, si presenta come un patibolo spezzato, disteso e frammentato, simbolo di una condanna respinta e della scelta di una società che rifiuta la morte come strumento di giustizia.
L’installazione, realizzata in resina epossidica, granulati di pietra e inerti, è stata inaugurata il 9 novembre 2025 in occasione delle celebrazioni dedicate a Pietro Leopoldo d’Asburgo Lorena, Granduca di Toscana, che il 30 novembre 1786 abolì per la prima volta in Europa la pena di morte. L’evento è stato promosso da Athena Associazione, su iniziativa di Francesca Roberti, con la collaborazione del Comune di Impruneta.
Alla cerimonia di inaugurazione hanno partecipato il sindaco Riccardo Lazzerini, il presidente del Gabinetto Vieusseux Riccardo Nencini, il presidente della Federazione Italiana Diritti Umani (FIDU) Antonio Stango, insieme ai rappresentanti di Amnesty International e dell’associazione Nessuno tocchi Caino.
Il progetto artistico affonda le sue radici nel pensiero illuminista e nel messaggio di Cesare Beccaria, autore di Dei delitti e delle pene, che per primo affermò l’incompatibilità tra giustizia e pena capitale. In questo senso, l’opera di Fresu si propone come monito visivo e simbolico, richiamando la fragilità dei diritti e la necessità di difenderli costantemente.
Ignazio Fresu, nato a Cagliari nel 1957 e formatosi al Liceo Artistico di Cagliari e all’Accademia di Belle Arti di Firenze, è noto per le sue opere realizzate con materiali di recupero e residui industriali, strumenti attraverso cui indaga il rapporto tra memoria e tempo, permanenza e dissoluzione. Con “Nessuno uccida Caino” l’artista trasforma la materia in memoria collettiva, rappresentando un dialogo tra passato e presente.
Durante la cerimonia, il sindaco Riccardo Lazzerini ha sottolineato il valore civile dell’iniziativa: “L’opera di Ignazio Fresu ci ricorda che la civiltà non è mai un traguardo, ma un cammino. Difendere la vita e la dignità di ogni persona è un dovere che attraversa il tempo e interpella la responsabilità di ciascuno.”
L’installazione resterà esposta in piazza Buondelmonti fino al 12 dicembre 2025 e ha ricevuto il patrocinio e il contributo di Regione Toscana, Comune di Impruneta, Gabinetto Vieusseux, Accademia dei Georgofili, Amnesty International, Nessuno tocchi Caino e FIDU. L’iniziativa si inserisce nel più ampio percorso di valorizzazione della cultura dei diritti umani e della memoria storica che il Comune di Impruneta sta portando avanti negli ultimi anni.


