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Alternativa Comune. “Una mozione per chiedere chiarezza e sostegno nel caso di Eleonora Guidi”

La mozione chiede al sindaco e alla giunta di attivarsi presso le autorità competenti affinché vengano valutate...

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Alternativa Comune Alternativa Comune © Alternativa Comune - Ufficio Stampa
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In occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, il gruppo consiliare “Alternativa Comune” ha presentato al Consiglio Comunale di Pontassieve una mozione volta a richiamare l’attenzione istituzionale sul femminicidio di Eleonora Guidi, avvenuto l’8 febbraio 2025 a Rufina. Il documento, indirizzato al presidente del Consiglio Comunale Leonardo Ceccarelli e al sindaco Carlo Boni, sarà discusso nella seduta del 27 novembre e si apre con il riconoscimento della violenza di genere come una grave violazione dei diritti umani e come una questione sociale che richiede interventi coordinati.

La mozione ricostruisce le preoccupazioni espresse dalla comunità locale rispetto all’andamento del procedimento giudiziario e alla situazione sanitaria e custodiale del principale indagato. Secondo quanto riportato nel testo, il caso ha sollevato interrogativi e richieste di chiarimento da parte dei familiari della vittima e dell’opinione pubblica, stimolati anche da servizi giornalistici che hanno dato risalto alle vicende processuali e ai tempi delle valutazioni peritali. In particolare, i firmatari sottolineano la necessità di garantire condizioni di massima sicurezza e piena conformità alle decisioni dell’autorità giudiziaria, auspicando un monitoraggio adeguato della situazione clinica e custodiale dell’indagato da parte delle strutture competenti.

Il documento evidenzia anche il profondo coinvolgimento della comunità di Montebonello, luogo di origine di Eleonora Guidi, che in questi mesi ha promosso iniziative di solidarietà e partecipato a momenti pubblici dedicati alla memoria della vittima. Parallelamente, i proponenti lamentano il susseguirsi di rinvii del procedimento giudiziario, ritenendo necessario un impegno istituzionale per favorire una più rapida definizione dei passaggi formali nel rispetto dei tempi e delle garanzie previsti dalla legge.

La mozione chiede al sindaco e alla giunta di attivarsi presso le autorità competenti affinché vengano valutate soluzioni ritenute più adeguate sul piano della sicurezza e del controllo; di garantire un sostegno costante alla famiglia della vittima, anche in relazione alle esigenze del figlio minorenne; e di partecipare ufficialmente al sit-in silenzioso previsto il 3 dicembre davanti al Palazzo di Giustizia, come segno di vicinanza e di richiesta di piena trasparenza.

Il capogruppo Alessandro Cresci, nel presentare l’iniziativa, definisce la vicenda una ferita ancora aperta per la comunità e ribadisce la volontà del gruppo consiliare di mantenere alta l’attenzione istituzionale sul caso. L’intento dichiarato è contribuire, attraverso gli strumenti amministrativi disponibili, a un percorso che possa garantire sostegno ai familiari e favorire l’accertamento dei fatti nel rispetto delle procedure giudiziarie.

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