Mondeggi arte © Mondeggi
Mondeggi esiste da secoli ed è un luogo che racconta la storia della campagna fiorentina, delle sue terre e dell’operosità delle comunità che le hanno abitate. Situata tra le colline di Grassina e Antella, la tenuta è entrata nelle proprietà della Provincia di Firenze nel 1964, instaurando una forma di organizzazione poderale in cui orti, agricoltura di sussistenza, viti e olivi scandivano il ritmo della vita quotidiana.
Nel 2012, la Provincia annunciò la messa in vendita dell'intera villa e dei terreni agricoli prevista per l'anno successivo. Per sottrarre il patrimonio a un destino di svendita e privatizzazione, un gruppo di persone – tra cui agronomi, contadini, studenti e cittadini attivi – ha iniziato a rimettere in piedi la fattoria con un’idea chiara: farne un bene comune aperto alla cittadinanza.
Nasce così Mondeggi Bene Comune – Fattoria Senza Padroni, un’esperienza di agroecologia, socialità e autogestione che ha dato vita a un modello innovativo di agricoltura partecipata. In oltre dieci anni, il progetto ha coinvolto centinaia di persone, creando iniziative di formazione, come la Scuola di Agroecologia, e recuperando terreni, vigneti, oliveti e spazi condivisi. Mondeggi è così diventata un simbolo di un'agricoltura sostenibile e di una gestione collettiva della terra.
Oggi Mondeggi si trova in una fase di transizione. Grazie ai fondi del PNRR e all’intervento del Comune di Bagno a Ripoli, le strutture della fattoria sono in fase di ristrutturazione. Il valore di quanto costruito in questi anni dal collettivo è stato riconosciuto a parole, così come la possibilità di proseguire l’esperienza in un quadro di maggiore apertura alla cittadinanza. Tuttavia, per il collettivo che fino ad oggi ha gestito e fatto vivere Mondeggi, è essenziale che questa fase di cambiamento non interrompa il percorso costruito. Qualsiasi tipo di progetto futuro, sottolineano gli attivisti, deve mantenere l’agricoltura e in particolar modo l’agroecologia al centro delle relazioni.
Per garantire la continuità del progetto, è fondamentale che, durante i lavori di ristrutturazione, sia messa in piedi una struttura provvisoria che consenta di portare avanti le attività agricole, la gestione degli animali e le iniziative sociali e culturali. Mondeggi non è solo terra, vigne e oliveti: è un ecosistema di relazioni, di esperienze, di conoscenza condivisa che non può essere disperso. Il futuro di Mondeggi dipenderà dalla capacità di trovare soluzioni concrete per preservare e rafforzare l’esperienza di bene comune costruita in questi anni. Il collettivo chiede garanzie affinché il passaggio verso una nuova fase non significhi la fine di una realtà che ha dimostrato di poter funzionare e di essere una risorsa per il territorio e per le persone che lo abitano.


