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Addio a Lorenzo Bosi, il volto del calcio dilettantistico fiorentino

Il presidente della Rondinella Marzocco stroncato da un malore: il cordoglio della politica e della città

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Lorenzo Bosi Lorenzo Bosi © FB
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Lorenzo Bosi, 57 anni, imprenditore e storico presidente della Rondinella Marzocco, è morto improvvisamente nella notte a Firenze, colpito da un malore che non gli ha lasciato scampo. La notizia ha suscitato profondo sgomento nel mondo dello sport, nell’imprenditoria locale e nella comunità civile della città. 

Chi era Lorenzo Bosi

  • Imprenditore attivo nel settore locale e figura di riferimento nel calcio dilettantistico toscano, ha guidato per anni la Rondinella con passione e impegno promuovendo attività sul territorio.
  • Protagonista anche in politica: Bosi si era infatti candidato alle ultime elezioni regionali nella lista civica “È Ora!”, a sostegno di Alessandro Tomasi. 

I ricordi e le parole della politica fiorentina

Di seguito i principali messaggi di cordoglio pubblicati da esponenti e istituzioni locali — sintesi delle dichiarazioni riportate dalla stampa.

  • Sara Funaro (Sindaca di Firenze):
    «A nome mio e di tutta la città esprimo le più sentite condoglianze alla famiglia e alla comunità della Rondinella. Firenze perde una persona di straordinaria qualità umana, dedita allo sport e alla crescita sociale».
  • Alessandro Tomasi (sindaco di Pistoia / leader politico con cui Bosi aveva collaborato). 
    Ricorda Bosi come «un uomo leale, sincero e generoso» e sottolinea il legame umano e politico nato sul campo; Tomasi parla di un vuoto personale e collettivo per la scomparsa prematura.
  • Erica Mazzetti (deputata, Forza Italia):
    Esprime «profondo cordoglio» e ricorda Bosi come imprenditore capace di rigenerazione sociale e di investimenti per gli impianti sportivi, figura di riferimento per la comunità. 
  • Organizzazioni e realtà sportive
    Società, sindacati e associazioni calcistiche (tra cui la stessa Rondinella e realtà come la Cisl locale) hanno sottolineato la dedizione di Bosi allo sviluppo del calcio di base e l’impegno verso i giovani. 

L’eredità sportiva e il dolore della comunità

Chi lo ha conosciuto parla di un uomo che aveva fatto dello sport una «scuola di vita», capace di creare spazi aggregativi e di valorizzare le strutture cittadine. La Rondinella — oggi tra le protagoniste dell’Eccellenza Toscana — ha annunciato il proprio incredulo dolore e la vicinanza alla famiglia, chiedendo il rinvio della partita in programma per la prossima giornata.

Secondo le prime comunicazioni della società e della stampa, la salma è stata resa disponibile per i familiari e la comunità sportiva; le esequie sono state programmate nei giorni successivi con la possibilità di una cerimonia pubblica presso il centro sportivo. I dettagli definitivi sono stati resi noti dalla famiglia e dalla società.

Lorenzo Bosi lascia la moglie, i figli e una comunità che lo ricorda per la dedizione allo sport, per la sua attività imprenditoriale e per l’impegno civico. Il lutto coinvolge non solo la Rondinella e il mondo del calcio dilettantistico, ma l’intera città di Firenze, che oggi ne celebra la memoria. 

 

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