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Legge Toscana sulla morte cardiaca improvvisa. L’Opi Firenze-Pistoia chiede maggiore coinvolgimento degli infermieri

Nonostante queste innovazioni, Nucci ha ribadito la criticità del mancato coinvolgimento degli infermieri nella stesura della...

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David Nucci David Nucci © Ufficio stampa Opi Firenze-Pistoia
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Firenze, 30 agosto 2025 – L’Ordine delle professioni infermieristiche interprovinciale Firenze-Pistoia esprime apprezzamento per la legge regionale sulla prevenzione della morte cardiaca improvvisa (Mci) nei giovani, la prima approvata in Italia, ma al tempo stesso sottolinea la necessità di un maggiore riconoscimento del ruolo degli infermieri.

Il presidente Opi, David Nucci, ha evidenziato come il provvedimento introduca strumenti importanti, tra cui screening cardiologici per gli studenti delle scuole secondarie di secondo grado, corsi di rianimazione cardiopolmonare (Bls-d) rivolti ai docenti, l’istituzione di un registro regionale dedicato ai casi di Mci giovanile, la diffusione dei defibrillatori automatizzati esterni (Dae) e la creazione di una commissione tecnica regionale.

Nonostante queste innovazioni, Nucci ha ribadito la criticità del mancato coinvolgimento degli infermieri nella stesura della legge, ricordando come la parola “infermiere” non compaia mai nel testo normativo. Già in primavera, Opi Firenze-Pistoia aveva presentato osservazioni alla Terza Commissione, segnalando la necessità di includere la professione infermieristica in modo esplicito.

Secondo Nucci, gli infermieri rappresentano i primi attori nella gestione delle emergenze legate all’arresto cardiaco, operando quotidianamente sul territorio con attività di assistenza, formazione e promozione della cultura del soccorso. Per questo l’Ordine invita a garantire un loro ruolo ufficiale nell’attuazione della legge, in particolare nella formazione e nel retraining, nella gestione dei defibrillatori e nei programmi scolastici.

La richiesta è quella di un protocollo operativo condiviso che integri tutte le professioni sanitarie, con un riconoscimento concreto del contributo infermieristico nella governance regionale delle emergenze e nelle attività di prevenzione.

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