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Il tar conferma l'incompatibilità di Fabio Giorgetti ai vertici di Toscana Energia, ma il Pd fa finta di niente

Il Partito Democratico esulta per il parere dell'Anac che dà semaforo verde agli incarichi di Maurizio Fritelli, ma dimentica di far...

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 Fabio Giorgetti Fabio Giorgetti © ufficio stampa
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Il tar è netto e boccia il ricorso dei Dem fiorentini. Riepiloghiamo di seguito la serie di "sfortunati eventi" per la maggioranza fiorentina..
Il Partito Democratico esulta per il parere dell'Anac che dà semaforo verde agli incarichi di Maurizio Fritelli, ma dimentica di far sapere ai fiorentini che dal 18 giugno 2025 c'è anche un parere, sempre di Anac, che boccia su tutta la linea quanto fatto con il Presidente di Toscana Energia Fabio Giorgetti, che per mesi è stato anche Consigliere comunale.

"Ieri decidiamo allora - afferma Dmitrij Palagi - Sinistra Progetto Comune. - di fornire le informazioni complete.
Sulla stampa  leggiamo che la difesa è: "abbiamo fatto ricorso al Tar". Ieri il Tar del Lazio ha però respinto l'istanza cautelare, dando ragione ad Anac. 
Tempistiche da film, ma ci aspettiamo che il Comune di Firenze apra una discussione politica nel merito dell'opportunità di un modo di gestire il potere che non ci convince.
Noi al Tar abbiamo perso, sul diritto di accesso agli atti all'interno della multiutility , ma solo perché le scelte del Pd hanno reso il nostro Comune non più socio di maggioranza assoluta e rendendo Alia-Plures estranea al controllo diretto dei Consigli comunali dei soci pubblici che ne fanno parte.
Adesso Alia figura tra chi ha fatto ricorso insieme al Presidente Fabio Giorgetti.
Ribadiamo per l'ennesima volta: non c'è niente di personale. Ma questa dinamica di nomine e assunzioni che mescolano partecipate e figure politiche non ci convince.

Noi pensiamo che si debba tornare ad avere una visione precisa del pubblico e del ruolo delle assemblee elettive, bilanciando i poteri in modo diverso. Vale anche per gli Enti Locali e il centrosinistra, non solo per le destre e il livello nazionale. E va oltre il quadro normativo, che il legislatore può decidere di cambiare e che cambia con fin troppo disinvoltura.
La sentenza del Tar del Lazio è la numero 04164/2025, pubblicata il 1° agosto 2025"
conclude Palagi.

Sugli scudi anche tutte le altre opposizioni in Palazzo Vecchio stufe della gestione personalistica della cosa pubblica da parte della maggioranza.
Il caso Giorgetti grida vendetta, da quanto è iniziato a come adesso, in fretta e furia (e male), si cerca di metterci sopra una pezza e di nascondere la realtà.
La Giunta e la maggioranza - affermano le opposizioni - devono avere il coraggio di fare chiarezza una volta per tutte, chiedendo scusa ai cittadini per il danno arrecato con questa condotta testardamente contraria alla legge ma anche alle più basilari regole di opportunità politica. 

"Il caso Giorgetti, sul quale si sono registrate risposte arroganti come sul caso Frittelli, fa emergere un’altra distorsione classica del potere che il Pd applica, fino ad oggi, a Firenze: usare le nomine nelle partecipate come elemento di riequilibrio di potere politico all’interno del partito. 
Il Pd non sceglie i più adatti alla guida di ogni singola azienda, non assegna cariche per merito.
Fa, piuttosto, i conti all’indomani delle elezioni per vedere come sistemare al meglio le pedine interne.
Tenere in bilanciamento il potere è – per il Pd – più importante che tenere a posto le regole e il bilancio delle società.
Per fortuna, i fiorentini iniziano sempre più a chiedersi a chi hanno dato fiducia per troppo tempo. In più, grazie al nostro ruolo di minoranze, vogliamo vederci chiaro sull’ipotesi di danno erariale e sui costi di un eventuale ennesimo ricorso che sicuramente sarà perdente, come quello subito respinto.
C’è un modo di gestire la cosa pubblica, i servizi pubblici, le risorse pubbliche che non va bene: lo denunciamo con chiarezza e con forza”.
Lo affermano i gruppi consiliari a Palazzo Vecchio di Lista civica Eike Schmidt, Fratelli d’Italia, Lega, Forza Italia, Noi Moderati.

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