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Gasometro nuovamente vandalizzato: “Gesto ignobile, chiediamo installazione di telecamere” - FOTO

Scritte sui muri appena ripuliti. La community di quartiere Voci dal Gasometro: “L’area era stata ripulita pochi giorni fa da famiglie e bambini insieme....

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La vandalizzazione La vandalizzazione © Gasometro
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L'area del Gasometro è stata nuovamente oggetto di atti vandalici. A pochi giorni dalla giornata di rigenerazione urbana organizzata dalla community Voci dal Gasometro, insieme alla Fondazione Angeli del Bello, i muri appena ripuliti e ridipinti sono stati coperti da nuove scritte.
L’iniziativa aveva coinvolto numerose famiglie del quartiere e, in particolare, tanti bambini che avevano dedicato un intero pomeriggio alla riqualificazione dello spazio. Il risultato era stato un momento di partecipazione autentica e condivisione, che aveva ridato colore e dignità a un luogo simbolico per la zona.

"È una cosa vergognosa – dicono i portavoce di Voci dal Gasometro –. Un pessimo esempio, soprattutto per i tanti bambini che si erano impegnati con entusiasmo e che ora, tornando al Gasometro, troveranno gli stessi muri di nuovo imbrattati".
"È un’offesa al senso civico e alla dignità della comunità
– proseguono –. Un gesto vigliacco che colpisce chi costruisce e chi si prende cura degli spazi comuni. Un atto di inciviltà che mortifica il quartiere intero".

La community chiede un intervento immediato da parte delle istituzioni.
"Chiediamo l’installazione urgente di un sistema di videosorveglianza. Non è più tollerabile dover assistere a questo scempio ogni volta che si cerca di fare qualcosa di positivo. Se questo può aiutare a semplificare e velocizzare i tempi, siamo anche disposti – nel caso – a far partire una raccolta fondi autonoma per contribuire all’acquisto delle telecamere".

"Chi ha compiuto questo gesto
– concludono i portavoce – ha mandato un messaggio sbagliato, ha colpito la parte più viva e generosa del quartiere. Ma non ci fermeremo. Continueremo a difendere questo spazio, con determinazione e con l’aiuto di chi crede ancora che la città sia un bene comune".

 

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