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Foresteria Pertini fuori controllo, circondata da degrado, vomito e risse

Bussolin, Bonriposi e Gruppo Qu.3 (Lega). "Il Comune ne riveda la regolamentazione. Aumentato troppo il tasso di delinquenza. Residenti disperati."

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la foresteria Pertini la foresteria Pertini © Ok!News24
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“Lo abbiamo detto come Lega e lo ripetiamo, siamo delusi dalla superficialità dell’assessore Funaro e della Presidente Perini di fronte a quanto accade nel quartiere 3" dichiarano il Capogruppo in Palazzo Vecchio e Segretario provinciale della Lega, Federico Bussolin, del Commissario comunale Lega, Federico Bonriposi e dei Consiglieri di Quartiere 3 della Lega.
"Ad essere tutelati devono essere i nostri figli, ancor prima di qualsivoglia ospite della struttura. Minimizzare il problema sicurezza e degrado, come si evince dalle risposte alle proteste, rende l’Amministrazione complice e sorda alle richieste della popolazione locale. Occorre intervenire tempestivamente con una nuova regolamentazione che impedisca a questa struttura che anziché funzionare da “soluzione” di un problema ne crei di ulteriori e gravi.”

“Anche da quanto appreso dalla stampa si evince che fin da sopralluoghi mattutini purtroppo si trovano in zona rifiuti e bottiglie, persone che usano la strada come dormitorio e pozze di vomito o urina. E questo per raccontare soltanto le ultime ore. Come non dimenticare ciò che abbiamo già denunciato nelle scorse settimane come, per citare la più recente la sera del 27 Febbraio quando Sorgane è stata nuovamente teatro di tafferugli provenienti dalla foresteria, con tante auto della Polizia accorse per l'occasione. Possibile che nonostante tutte le nostre segnalazioni e dei cittadini tutto resti così? A chi conviene questo stato delle cose?”

“Crediamo che l'Assessore Sara Funaro debba delle spiegazione ai residenti vessati da questa situazione e da notti insonni. Non ha senso accogliere “senza freno” se poi le persone vengono letteralmente abbandonate senza alcuna attenzione umana. Purtroppo non tutti vengono con intenzioni costruttive a Firenze. Nessuno nega accoglienza, chiediamo solo di farla con razionalità ed a “occhi ben aperti”, senza visioni ideologizzate”

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