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Fondazione Ginori. E' polemica dopo le parole di Corsini.

Il sindaco Falchi “Parole gravi quelle pronunciate dal presidente Corsini”. Giani chiede al Ministro Giuli di tornare sui suoi passi.

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la sede storica Ginori la sede storica Ginori © Ok!News24
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“Le parole pronunciate da Corsini, presidente in pectore della Fondazione Ginori, sono gravi e offensive verso Sesto e la sua storia, di cui il Museo Ginori rappresenta uno dei simboli più importanti.
Siamo sdegnati dal racconto che ha fatto circa le modalità con cui gli è stato conferito l’incarico che dimostrano improvvisazione e inadeguatezza da parte del Ministero.
Se per Corsini, come pure ammette senza tanti giri di parole, il museo Ginori è una ‘fregatura’ può rimettere subito il mandato al ministro Giuli, dal quale ci aspettiamo una presa di posizione in nome del rispetto che si deve alle istituzioni.
Il ‘suo’ presidente, arruolato al comando ‘la Patria chiama’, come ha raccontato egli stesso, ha manifestato apertamente completo disinteresse all’incarico, attribuitogli sulla base di nessun merito se non quello di servire per eliminare il professor Montanari in quanto sgradito al Governo. Corsini si vergogni e chieda scusa a tutta la nostra città”.
Così il sindaco di Sesto Fiorentino Lorenzo Falchi commenta le parole di Marco Corsini, sindaco di Rio nell’Elba e presidente in pectore della fondazione Ginori, pronunciate durante il consiglio comunale dell’ente elbano il 16 aprile.

"Dichiarazioni inadeguate, nel merito e rispetto al ruolo”. Con queste parole il presidente della Toscana Eugenio Giani chiede al ministro alla cultura Giuli di tornare sui suoi passi e ripensare la nomina di Corsini a presidente della Fondazione del Museo Ginori a Sesto Fiorentino. 
La querelle è scoppiata dopo che Marco Corsini, sindaco di Rio nell’Elba e presidente designato, aveva raccontato nel corso del consiglio comunale come era maturata la sua nomina, per poi  sottolineare, senza troppi giri di parole, che alla fine era stata una ‘fregatura”, dimostrando di non credere nelle potenzialità future del museo stesso. 
“Le dichiarazioni espresse in una sede istituzionale, come quella del Consiglio comunale di Rio, dal sindaco Marco Corsini – evidenzia Giani – sono francamente inadeguate al ruolo a cui Corsini è stato designato, ovvero presidente del Museo Richard Ginori. Questo museo, su cui abbiamo così tanto inverstito e creduto, racconta una tradizione illustre della lavorazione della ceramica che risale al 1735 e conserva un patrimonio storico culturale di inestimabile valore e da valorizzare. Non è pensabile che chi dovrebbe presiedere questa istituzione si esprima nel mondo in cui si è espresso. Ritengo dunque che sarebbe opportuno da parte di Corsini rimettere questo mandato, visti anche i numerosi altri incarichi che ricopre”.

Giani non si rivolge comunque solo al sindaco di Rio nell’Elba ma direttamente al ministro Giuli. “Faccio appello al ministro – dice – affinché ripensi l’atto di nomina: quello di cui questo museo così prestigioso ha bisogno e a cui tutti noi teniamo è una persona che vi si possa dedicare e che abbia conoscenza del suo valore culturale”.

Il presidente racconta come “la tradizione della terracotta invetriata è propria dell’area metropolitana fiorentina fin dal Rinascimento, basti pensare alla scuola di Luca della Robbia, e come a Sesto Fiorentino conti con l’azienda Richard Ginori tre secoli di attività”.   “Il patrimonio salvato dall’intervento pubblico nel momento del fallimento –  aggiunge – rappresenta per Sesto Fiorentino e per tutta l’area fiorentina una grande speranza di valorizzazione, a cui si è accompagnato un importante investimento di risorse pubbliche. Mi sarei aspettato ben altra attenzione”

Giani conclude quindi chiedendo un incontro chiarificatore al ministro, anche sugli indirizzi.  “Altrimenti – evidenzia  Giani – come Regione ci sentiamo di poter sviluppare le iniziative che la nostra avvocatura generale potrà suggerirci al fine di superare l’attuale fase e comporre un Consiglio all’altezza del ruolo che riteniamo che debba avere l’Istituzione Museo Richard Ginori”.

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