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Firenze soffoca di caldo. La Giunta taglia gli alberi ma s'inventa i rifugi climatici

Mentre la politica fiorentina è distratta dalla vicenda del declassamento del teatro della Pergola, la Sindaca, nei giorni più caldi dell'anno s'inventa....

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In questi giorni di grande caldo arriva l'annuncio della sindaca di Firenze, Sara Funaro, che s'inventa i “rifugi climatici”,
La sorpresa, ma anche l'indignazione corre fra i fiorentini che si sentono presi in giro e non solo per il neologismo coniato per l'occasione (chissà cosa ne pensa l'Accademia della Crusca).
"Contro le ondate di calore ci sono luoghi pubblici freschi che offrono riparo e accesso all’acqua. Abbiamo mappato i primi 44 rifugi climatici in tutta la città: biblioteche, parchi e giardini ombreggiati con fontanelli, spazi accoglienti e gratuiti dove trovare un po’ di sollievo nei giorni più caldi. Una delle misure previste in #Iris, il Piano del Verde e degli Spazi Aperti del Comune di Firenze, per rendere la città più sostenibile e resiliente. La mappa: https://ambiente.comune.fi.it/dalle.../rifugi-climatici"

44 luoghi, anche pochi in una città grande dove molte come comunicato alcuni giorni fa dal Cnr sono le isole di calore.
44 luoghi pubblici che comprendono parchi e giardini ombreggiati con fontanelli e biblioteche comunali. 
Peccato che i parchi di Firenze, quelli veri e non certo i quattro parallelepipedi sul tetto-giardinati di uno studentato che il comune presentando alcuni giorni fa ha considerato tali siano quasi tutti non idonei secondo i parametri dell'Europa che parla di almeno il 70% di ombreggiatura.
Non solo, ci sono ampie zona fra cui tutto il centro storico ma quasi interi quartieri dove "rifugi climatici" non esistono...

Una notizia che arriva in un momento in cui la politica è distratta a discutere sull'affaire declassamento del teatro della Pergola. In comunicazione è come se si volesse distrarre l'attenzione portandola su un altro tema.
I fiorentini si sentono presi in giro anche perché i parchi fiorentini come abbiamo accennato sono scarsamente alberati, anzi a Firenze gli alberi vengono tagliati come sul lungarno Colombo per fare spazio a una tramvia progettata negli anni novanta e se sono alberati sono certamente mal frequentati (leggasi Cascine e Mensola trasformati in centrali dello spaccio e del degrado).
Inoltre, la città soffoca dalle polveri dei tanti (troppi?) cantieri che riempiono l'aria di polveri e non ultimo è arrivato il criticatissimo provvedimento che di fatto taglia lo sconto per il solo accesso pomeridiano alle piscine comunali.

I rifugi di calore paiono quasi una foglia di fico sul grave problema ambientale di una città che non a caso è in fondo alla graduatoria della vivibilità ambientale, che sceglie il green di un treno di ferro considerato "il male minore" e inoltre taglia gli alberi e chiude le piscine.

Così, mentre Firenze si riempie di termini nuovi e buone intenzioni, i cittadini si arrabbiano, sbuffano, e sudano  nell'unica certezza che almeno nel fresco dell'aria condizionata sparata a manetta delle biblioteche la cultura ne giova.

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