x
OK!Mugello

Firenze, 80° liberazione, la sindaca Funaro: “La Resistenza fu l’origine morale e politica della nostra Costituzione” - FOTO

“ Il 25 aprile è una chiamata a tornare alle radici vive della nostra Repubblica”.

  • 152
L'intervento della sindaca Funaro L'intervento della sindaca Funaro © comune di Firenze
Font +:
Stampa Commenta

Si sono svolte stamani in una Firenze baciata dal sole le celebrazioni per l'80° anninversario della liberazione.
“Mai come oggi, il 25 aprile ci interpella non come una semplice commemorazione, ma come una chiamata. Una chiamata a tornare alle radici vive della nostra Repubblica. Perché la Resistenza, purtroppo, non è oggi riconosciuta per ciò che fu: l’atto costituente da cui è nata la nostra libertà. Non una parentesi della storia, ma l’origine morale e politica della nostra Costituzione. Non una memoria divisiva, ma il fondamento più alto della nostra comunità democratica”. 

Così la sindaca Sara Funaro, intervenuta dall’arengario di Palazzo Vecchio, per la celebrazione del 25 aprile, 80° anniversario della Liberazione.

Prima degli interventi dall’arengario, è stato osservato un minuto di silenzio in segno di lutto per Papa Francesco. “Ritengo giusto e doveroso iniziare questa nostra cerimonia ricordando Papa Francesco e il suo grande contributo al mondo intero. Un contributo di pace, di dialogo e di attenzione agli ultimi: un uomo che partendo dalla sua fede è stato capace di parlare a tutti.
Per questo vi chiedo un momento di silenzio in sua memoria”,
ha spiegato così la sindaca Funaro, che ha anche ringraziato  l’arcivescovo Gherardo Gambelli, il rabbino Gadi Piperno, l’imam Izzedin Elzir, per aver partecipato all’apposizione di un drappo nero sulla facciata di Palazzo Vecchio nel giorno della morte del pontefice. 

Alla cerimonia ufficiale dall’arengario, oltre alla sindaca Sara Funaro, sono intervenuti il giornalista Aldo Cazzullo e la presidente Anpi provinciale di Firenze Vania Bagni. 

Le celebrazioni istituzionali sono cominciate alle 10 in piazza dell’Unità d’Italia, dove si è svolta la cerimonia dell’alzabandiera solenne e la deposizione di una corona di alloro al monumento ai caduti di tutte le guerre alla presenza della sindaca Funaro, del prefetto Francesca Ferrandino, del presidente della Regione Toscana Eugenio Giani, di rappresentanti delle associazioni combattentistiche e delle Forze armate, a cui ha fatto seguito il corteo fino a Palazzo Vecchio. 

Il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani ricorda che “ottant'anni fa, il 25 aprile, a Milano si dava il segno di chiusura con il fascismo, con la dittatura, con quello che aveva portato a 47 milioni di morti in Europa; la democrazia, la libertà, la giustizia sociale si affermarono attraverso la Costituzione. Il 25 aprile, ottant'anni dopo, lottiamo e difendiamo perché, come diceva Piero Calamandrei, nell’ode a Sant'Anna di Stazzema, ora è sempre resistenza.
Resistenza etica, morale, civile - prosegue il presidente Eugenio Giani - a quelle che sono le dittature, a quelle che sono le sopraffazioni, l'arroganza, a quello che indubbiamente rappresenta ciò che noi aspiriamo a costruire, uno Stato libero, democratico, giusto, che non lascia indietro nessuno. Viva la liberazione, viva i protagonisti, partigiani, popolazione, italiani, che costruirono la Repubblica ottant’anni fa. Viva l’Italia antifascista”.

Alle celebrazioni anche il consigliere di Italia Viva Francesco Casini che ha partecipato alle celebrazioni di Firenze e di Bagno a Ripoli di cui è stato sindaco, per la precisione a Ponte a Ema alla scuola Vittorino Da Feltre ad una iniziativa congiunta tra Quartiere 3 e comune di Bagno a Ripoli. "Oggi, 80 anni dopo, celebriamo la libertà, la democrazia, il coraggio di chi ha scelto da che parte stare, pagando anche con la vita. Non è solo memoria: è responsabilità quotidiana. Perché la libertà non si eredita, si conquista ogni giorno." afferma.

"Il 25 Aprile è la festa di tutti gli Italiani, il ricordo delle tante donne e uomini che hanno combattuto per la libertà, nell’ottantesimo anniversario della Liberazione celebriamo i principi fondamentali della nostra Repubblica, in una ricorrenza solenne che deve rafforzare il senso di comunità e non dividere il Paese in sterili contrapposizioni. Le parole pronunciate il 25 aprile 2009 dal Presidente Silvio Berlusconi a Onna siano d’ispirazione per tutti: ‘Il nostro compito, il compito di tutti, è quello di costruire finalmente un sentimento nazionale unitario. Dobbiamo farlo tutti insieme, quale che sia l’appartenenza politica, per un nuovo inizio della nostra democrazia repubblicana, dove tutte le parti politiche si riconoscano nel valore più grande, la libertà, e nel suo nome si confrontino per il bene e nell’interesse di tutti'". Così si esprime a nome di Forza Italia Toscana, il segretario regionale del partito, Marco Stella. "Il discorso del Presidente Berlusconi, che fu salutato con approvazione anche dalla sinistra - evidenzia Stella - si dimostra ancora oggi attuale. Il 25 aprile dev’essere sottratto a logiche di parte per mantenere vivo l’impegno di chi si è battuto in nome della democrazia. La libertà è il valore che deve unirci. Per questo motivo delegazioni di forza Italia oggi hanno partecipato alle celebrazioni in tutta la Toscana".
 

Lascia un commento
stai rispondendo a