Un momento dei lavori © Intoscana
Nel cuore di Firenze, all’interno dell’area Unesco, è tornato in azione lo speciale escavatore anfibio impiegato dal Consorzio di bonifica per la manutenzione dell’Arno. L’intervento, che non veniva effettuato dal 2019, riguarda la riprofilatura delle sponde del fiume, le quali nel tempo accumulano sabbie e detriti da rimettere in corrente, oltre a tronchi e rifiuti da rimuovere e smaltire. Questo macchinario, capace di operare anche dall’acqua grazie alla sua galleggiabilità, rappresenta uno strumento indispensabile per la cura di tratti altrimenti inaccessibili con mezzi tradizionali.
Al sopralluogo dei lavori hanno partecipato rappresentanti della Regione Toscana, del Comune di Firenze e del Consorzio di bonifica. L’assessora regionale all’ambiente e alla difesa del suolo ha sottolineato come l’intervento costituisca un’efficace azione di prevenzione, essenziale per preservare un’area di grande fragilità idraulica ma anche di straordinario valore storico e culturale.
Il presidente del Consorzio di bonifica ha evidenziato che l’operazione non ha solo una valenza tecnica, legata alla sicurezza idraulica, ma contribuisce anche a migliorare l’aspetto paesaggistico del fiume nel centro storico di Firenze. Secondo quanto dichiarato, la manutenzione ordinaria svolta dal Consorzio dimostra come la sicurezza possa generare bellezza, con interventi che tutelano sia l’integrità ambientale che il pregio storico e naturalistico dei corsi d’acqua che attraversano le città toscane.
Questo tipo di manutenzione si conferma dunque un tassello fondamentale di una strategia complessiva di prevenzione e valorizzazione, capace di coniugare protezione idraulica e salvaguardia del patrimonio paesaggistico urbano.
