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Fiorentina, la serie B è vicina. Vi diciamo perché

Il precedente del 1938 che deve far riflettere. Analizziamo anche i casi poi dei campionati a venti squadre.

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Dramma viola Dramma viola © facebook
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Il tempo è scaduto.
Lo dicevamo anche prima della partita casalinga con Il Lecce che, trattandosi di uno scontro diretto (che ci piaccia o no) per la salvezza non doveva essere sottovalutata.
Quei tre punti in ballo, dopo dieci giornate erano considerato fondamentali se andava bene, ma lo sono anche oggi che è andata male, anzi malissimo!

Già era dramma dopo la sconfitta di domenica ma la contemporanea vittoria del Genoa, nostro prossimo avversario il lunedì col Sassuolo caccia la Viola da sola in fondo alla classifica della serie A con numeri da brividi (leggi qui) e prospettive fosche.
Molti guardano alle analogie con l'unica annata che si può paragonare quella del 1937-38 e molti si domandano come andò a finire...
Il campionato di Serie A 1937-1938 composto da sedici squadre fu vinto per la cronaca dall'Ambrosiana (nome autarchico dell'Inter) con 41 punti, seguita dalla Juventus e dal Genova.

Togliamoci subito il dente, quell'anno, unico nella storia prima di oggi a vedere la Fiorentina in fondo alla classifica si concluse con la retrocessione e l'ultimo posto finale in classifica.
La squadra viola totalizzò solo 15 punti, frutto di 3 vittorie, 9 pareggi e 18 sconfitte, con 28 reti fatte e 60 subite.
La Fiorentina in fondo alla classifica fin dalla prima giornata, già alla ventesima era nettamente staccata rispetto al resto del gruppo, e nonostante un buon girone di ritorno, non riuscì a evitare la retrocessione.

La stagione successiva (1938-1939) in Serie B fu un successo per la Fiorentina, che vinse il campionato e ottenne prontamente il ritorno in Serie A. Sotto la guida dell'allenatore Rodolfo Soutschek, la squadra mostrò un notevole miglioramento rispetto alla stagione precedente, totalizzando 45 punti e conquistando il titolo di campione di Serie B.

La squadra di quell'annata maledetta era anche una squadra potenzialmente buona, altra analogia con quella di oggi, dove non mancavano i campioni.
Sotto la guida dell'allenatore Otto Bacher prima e Gyula Fdlmann poi la Viola aveva fra le sue fila in porta il quotato Luigi Griffanti, in difesa Giuseppe Bigongo e Ferruccio Valcareggi e a centrocampo l'emergente Romeo Menti.
Per completezza questa era la rosa.
Portieri: Luigi Griffanti, Gino Baggiani
Difensori: Giuseppe Bigogno, Arrigo Morselli, Ferruccio Valcareggi, Mario Mannocci
Centrocampisti: Romeo Menti, Giuseppe Viani, Piero Suppi, Giacinto Ellena, Gino Gardassanich
Attaccanti: Otello Torri, Danilo Michelini, Luigi Scarabello, Renato Gei, Nicolò Nicolosi, Mario Celentano.

Dopo il bicchiere mezzo vuoto cerchiamo di consolarci guardando alle casistiche di com'è andata a chi alla decima giornata, nei campionati a venti squadre si è trovato in fondo alla classifica.

Nella maggior parte dei casi, le squadre che si trovano all'ultimo posto alla decima giornata hanno avuto difficoltà a recuperare e spesso sono retrocesse.
Tuttavia, attacchiamoci a questo lumicino di speranza, ci sono stati alcuni casi in cui le squadre hanno recuperato e sono riuscite a evitare la retrocessione.
La storia mostra  quindi che è difficile, ma non impossibile, evitare la retrocessione in queste situazioni.

Esempi:

Stagione 2014-201, Cagliari. La squadra sarda si trovava all'ultimo posto dopo la decima giornata con 4 punti. Tuttavia riuscì a recuperare e concluse il campionato al nono posto con 55 punti, riuscendo così a salvarsi con ampio margine sulla zona retrocessione.

Stagione 2000 - 2001, Brescia, In realtà la squadra lombarda era 18° posto a -6 dall'ultimo posto in classifica a 10 giornate e alla fine si salvò.

Questi esempi mostrano che con una buona reazione e un po' di fortuna, le squadre possono riuscire a salvarsi anche da posizioni difficili.
Solo questo possiamo augurare oggi alla Fiorentina.

 


 

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