fine vita © dp
Nonostante il partecipato sit in delle associazioni pro vita (articolo qui) è arrivato il primo "fine vita" in Toscana (leggi qui). Il consigliere regionale Diego Petrucci (Fratelli d’Italia), componente della Commissione Sanità, ha duramente commentato il primo caso di suicidio assistito avvenuto in Toscana, riaffermando la sua contrarietà alla legge regionale che disciplina l’accesso a tale pratica.
A seguire il comunicato rilasciato:
Non va giù il primo suicidio assistito al consigliere regionale di Fratelli d’Italia e componente della Commissione Sanità Diego Petrucci.
“Fin dall'inizio di questa vicenda ho sempre sostenuto che servisse un intervento legislativo a livello nazionale, e ho sempre detto che le Regioni non hanno facoltà di legiferare su una materia così complessa che chiama in causa diritti costituzionali, questioni etiche e addirittura di rilevanza penale. Oggi ribadisco questa posizione.In Consiglio regionale il nostro no è stato categorico rispetto alla legge approvata in Toscana, perché se va alle singole Regioni la disciplina di questo tema si creano diseguaglianze inaccettabili tra i cittadini. È paradossale che sia stata la sinistra, che invoca la Costituzione a ogni piè sospinto, ad aver voluto questa legge regionale. Non si può essere difensori della Carta a fasi alterne!
Già all’indomani dell’approvazione della legge toscana il ministro Schillaci aveva parlato di tempi maturi per discuterne a livello nazionale e proprio ieri il Governo ha avviato un confronto per presentare un testo unitario. C’è da chiedersi perché la sinistra non l’abbia fatto quando sedeva a Palazzo Chigi visto che la sentenza della Consulta risale al 2019.
Il Governo e il Parlamento si accingono a fare una discussione articolata e capace di coinvolgere tutti su un tema così delicato: cosa che però non è stata fatta in Toscana dove il Pd aveva solo fretta di portare a casa il risultato in vista delle regionali.
Le azioni del Governo e del Ministro Schillaci dimostrano la grande capacità di ascolto di questa società nei confronti della società e delle numerose sensibilità che la compongono”


