Cassa di Restone, scattate durante il sopralluogo di Comune e Regione del 6 marzo scorso © Comune Figline e Incisa
Proseguono a ritmo serrato i lavori per la realizzazione della Cassa di espansione di Restone, un’importante opera idraulica finanziata dalla Regione Toscana con un investimento complessivo di 35 milioni di euro. L’intervento è finalizzato alla mitigazione del rischio idraulico, in un’area strategica situata tra il torrente Cesto, il fiume Arno, la ferrovia e la località Casa Nuova. La cassa sarà in grado di contenere fino a 5,76 milioni di metri cubi d’acqua su una superficie di circa 110 ettari.
Per consentire l’avanzamento delle lavorazioni, da lunedì 30 giugno e presumibilmente fino alla fine dell’anno – in base all’andamento del cantiere – sarà in vigore il divieto di transito a tutti i mezzi, ai pedoni e alle biciclette lungo via Argini Arno e via Aretina, nel tratto compreso tra il torrente Cesto e Cascina Restone. L'interruzione temporanea della viabilità è necessaria per garantire condizioni di sicurezza durante le fasi più impegnative dell’intervento.
Il progetto prevede la costruzione di un sistema di arginatura perimetrale lungo 8,5 km, con un’altezza variabile da 2 a 8 metri e pendenze delle scarpate pari a 2:1. Cuore tecnico dell’opera è l’impianto di presa delle piene, costituito da un manufatto in cemento armato dotato di cinque luci di deflusso, ciascuna di 10 metri, per una soglia sfiorante totale di 50 metri. A supporto del sistema è stato previsto uno sfioratore idraulico sull’argine dell’Arno, progettato per resistere a eventi estremi e per gestire in modo efficiente il deflusso delle acque.
L’opera rappresenta una delle principali infrastrutture idrauliche della regione e risponde alla crescente esigenza di protezione dai fenomeni meteorologici intensi, in un contesto di cambiamento climatico che impone soluzioni strutturali robuste e durature.


