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Fare e disfare è tutto un lavorare. Lo strano casi di via Tommaso Campanella - FOTO

Pochi giorni prima di Pasqua l'asfaltatura, poi lavori improvvisi e la preferenziale che scompare e ricompare...

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Il caso di via Tommaso Caampanella Il caso di via Tommaso Caampanella © Ok!News24
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Nella cervellotica gestione dei lavori delle strade fiorentine quello che è avvenuto nel corso di poco meno di un mese in via Tommaso Campanella potrebbe fare scuola per la serie: "cosa fare per sprecare tempo e danari e confondere i cittadini".

La strada, che per chi non la conoscesse consiste in poco più di cento metri rettilinei che collegano piazza Oberdan con via Luca Landucci, è stata oggetto, lo scorso marzo, di lavori di asfaltatura considerati propedeutici agli interventi per la realizzazione della tramvia.

Orbene, la via — a senso unico verso via Luca Landucci, ma con una corsia preferenziale per i bus nel senso opposto — è stata “ridisegnata” dopo l’asfaltatura mediante una nuova segnaletica orizzontale: sono state tracciate strisce blu per il parcheggio delle auto su un lato e strisce gialle sul lato opposto, esattamente dove prima correva la corsia preferenziale.

La novità è stata inizialmente accolta con favore, considerata la cronica carenza di posti auto nella zona, aggravata dalla sottrazione di spazi dovuta ai cantieri della tramvia. Tuttavia, fin da subito è emerso un dubbio: la corsia preferenziale era davvero stata eliminata? La segnaletica verticale, infatti, continuava a indicarne la presenza.

Ci si è chiesti quindi se la strada fosse stata trasformata in un doppio senso e se le strisce gialle permettessero il parcheggio a tutti o solo ai residenti.

Dilemmi che si sono dissolti all’improvviso: alcuni giorni fa, la strada appena asfaltata è stata nuovamente interessata da scavi (presumibilmente urgenti), che hanno comportato il rifacimento del manto stradale. E poi, zac: con un colpo di vernice nera, sono state cancellate le strisce gialle dell’area di sosta, e la corsia preferenziale è magicamente ricomparsa.

Peccato però che, qua e là, siano rimasti monconi di segnaletica gialla e, come tocco finale, le strisce bianche per la sosta degli scooter sull’angolo di piazza Oberdan. Una corsia preferenziale davvero curiosa, che proprio nel suo tratto più pericoloso — l’angolo della piazza — “sopravvive” alla meteora del parcheggio residenti, lasciando spazio al posteggio dei motorini.

Insomma, un gran caos che nei cittadini lascia soprattutto l’amara sensazione che “del fare e disfare sia tutto un lavorare”.

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