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Dramma viola. La Fiorentina precipita al penultimo posto in classifica

La sua posizione sembra ormai chiara e a breve l'allenatore verrà esonerato. La società ha capito che non c'è più...

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Stefano Pioli Stefano Pioli © N. c
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La Fiorentina o prende decisioni forti subito o rischia di vivere l'anno del centenario con una clamorosa retrocessione in serie B. Ormai non c'è più tempo per Stefano Pioli anche se ancora non si sa se rimarrà alla guida della squadra oppure no.

La sua posizione sembra ormai chiara e a breve l'allenatore verrà esonerato. La società ha capito che non c'è più tempo e non ci sono più i presupposti per confermare il matrimonio con il tecnico parmigiano dopo la sesta sconfitta su dieci partite di campionato arrivate fin qui e la peggiore difesa della serie A.

Pioli verrà esonerato, ma serve trattare per risolvere il contratto economicamente molto impegnativo che è stato firmato fra le parti in estate.
Una volta risolta la questione di Pioli, si cercherà il suo sostituto. Insomma, sono ore calde e di riflessione in casa Fiorentina.

I numeri che fanno paura

Questa Fiorentina è entrata già nelle statistiche nere del club: l’avvio è il peggiore nell’era dei 3 punti, l’attacco langue, il rendimento è al minimo storico. E dietro i numeri c’è molto più di un semplice “annata storta”.

- Dopo sei giornate di campionato la Fiorentina ha raccolto solo 3 punti, frutto di 0 vittorie, e si trova al 17° posto. È l’avvio peggiore di sempre.

- Nei primi cinque turni la squadra non ha mai vinto: solo 4 reti segnate, il dato più basso nell’era dei 3 punti per vittoria.

- La percentuale di conversione dei tiri è catastrofica: su 100 tiri tentati solo 7 si sono trasformati in gol, fra le peggiori in Serie A. 

- Spese ingaggi elevate e rendimento bassissimo: la Fiorentina figura fra le squadre con il peggior rapporto punti/prestazioni/ingaggi. 

Le cause

Offensiva ingessata: L’attacco non produce e il numero di tiri nello specchio è bassissimo.
Nel dettaglio, il primo tiro in porta di Moise Kean è arrivato solo dopo oltre 400 minuti. 

- Difesa sotto pressione: Anche se alcuni dati difensivi non sono disastrosi, la squadra subisce troppo e non controlla il proprio destino.

- Gestione, mercato e spirito: Con investimenti significativi e uno staff tecnico di livello era lecito aspettarsi di più. Invece la squadra appare senza identità, lenta nelle transizioni e vulnerabile.

- Aspettative tradite: La Fiorentina parte per costruire continuità europea e stabilità, ma si trova trasformata in una squadra in affanno, con la proprietà e i tifosi già in allerta per il rischio retrocessione.

Il rischio è che una stagione iniziata male diventi una débâcle completa: retrocessione non ancora in vista, ma la perdita di motivazione, la difficoltà nel recupero e il resto del calendario non indulgono.
Per invertire la rotta servono tre mosse immediate:

- Scosse tecniche e psicologiche: motivare la squadra, ritrovare gioco e identità.

- Gestione del club coerente: allineare ambizioni e risorse, sennò i numeri (già impietosi) diventeranno memoria statistica indelebile.

La Fiorentina non è semplicemente “in difficoltà”: è sul punto di registrare una delle stagioni più disastrose della propria storia. I record negativi non mentono.
Ora la domanda non è solo «quando torneremo a vincere?» ma «quanti danni si stanno già facendo in questa stagione?». Agli atti e ai numeri la verità: serve una reazione forte e credibile, subito.

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