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“I fatti accaduti nel consiglio comunale di Impruneta sono degni del regime comunista”

Lo afferma Jacopo Cellai Coordinatore cittadino di Fratelli d'Italia Firenze. Cosa ne pensa la sindaca della metrocittà Sara Funaro?

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Jacopo Cellai Jacopo Cellai © Ok!News24
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Non si placano le polemiche dopo lo "spettacolo" offerto nel corso del consiglio comunale d'Impruneta nel corso della seduta del 29 aprile di cui vi abbiamo raccontato con tanto di documentazione video i fatti. (articolo qui).
Sul fatto interviene anche il coordinatore fiorentino di Fratelli d'Italia Jacopo cellai che in una nota definisce i fatti "degni del regime comunista".

"Il silenzio di molti esponenti Pd, compreso quello del Sindaco della città metropolitana Sara Funaro, sono di assenso o di imbarazzo? 
Ci auguriamo che il Sindaco lo chiarisca direttamente in Consiglio Comunale lunedì prossimo. Quanto avvenuto nel consiglio comunale di Impruneta è gravissimo e deve essere un campanello d'allarme per tutte le forze politiche che credono nella democrazia e nelle sue prerogative. 

Le immagini e gli audio sono chiari e non giustificano niente di quanto accaduto:  togliere la parola e chiamare la Polizia Municipale per accompagnare fuori dall'aula consiliare un rappresentante delle istituzioni democraticamente eletto con tanto di identificazione e denuncia per interruzione di pubblico servizio dei due consiglieri per quanto è accaduto realmente è semplicemente qualcosa da regime comunista.

Ribadiamo la massima solidarietà ai consiglieri Zoppini e Franchi, rei di aver svolto il proprio dovere. 
Colpisce il silenzio di molti esponenti del PD e viene da domandarsi : sono silenzi di assenso o di imbarazzo?
Che ne pensa il Sindaco della città metropolitana Sara Funaro di quanto accaduto?
Ci auguriamo che il Sindaco lo chiarisca lunedì prossimo in Consiglio Comunale 

Come Fratelli d'Italia Firenze condanniamo con forza l'accaduto, e a chi ha usato questi metodi contro un eletto dai cittadini vogliamo solo dire: non ce la farete a tapparci la bocca. A Firenze, come in tutta la Toscana, come nella nostra amata Nazione.

 

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