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Concorrenza sleale delle multinazionali: un problema europeo che avrà una risposta dei tassisti europei

“Da mesi – ha dichiarato Claudio Giudici, presidente nazionale di Uritaxi, intervistato dal giornale francese – la categoria in Italia è...

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Claudio Giudici Claudio Giudici © Uritaxi
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L’abusivismo e la concorrenza sleale delle multinazionali attive nel trasporto passeggeri non sono un fenomeno circoscritto all’Italia, ma un problema che attraversa tutta l’Europa.
A dimostrarlo è l’interesse crescente della stampa estera, come evidenziato oggi dal quotidiano francese Le Dauphiné Libéré, che dedica un ampio servizio alla denuncia dei tassisti della Savoia contro Uber e alla possibilità che centinaia di tassisti italiani attraversino il confine per manifestare.

“Da mesi – ha dichiarato Claudio Giudici, presidente nazionale di Uritaxi, intervistato dal giornale francese – la categoria in Italia è mobilitata contro una concorrenza che non rispetta le regole e sfrutta le maglie larghe di una normativa europea debole o volutamente ambigua”. Secondo Giudici, la situazione è comune a molti Paesi: “Dalla Grecia alla Germania, dalla Spagna alla Svizzera, passando per il Belgio e la Francia, si susseguono scioperi, azioni legali e proteste dei tassisti contro lo strapotere delle piattaforme”.

Contro la retorica secondo cui “solo i tassisti italiani protestano”, Uritaxi rilancia il dibattito a livello internazionale e si prepara a sostenere le ragioni della categoria anche al di fuori dei confini nazionali. “Se sarà necessario – aggiunge Giudici – saremo pronti a portare la nostra voce anche in Francia, a fianco dei colleghi d’oltralpe, perché il problema è comune e merita una risposta politica e normativa a livello europeo”.

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