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I sindaci del Chianti e di area fiorentina intervengono a sostegno della presidente del Consiglio comunale di Impruneta Angela Cappelletti

I sindaci: “Il ruolo istituzionale della presidente del Consiglio comunale Angela Cappelletti non va né delegittimato, né può essere travolto ...

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I fatti di impruneta I fatti di impruneta © NN
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“Il dialogo è il principio fondativo del lavoro istituzionale che tutti i consiglieri comunali, afferenti ai gruppi di maggioranza e minoranza, sono chiamati ad affermare e costruire nell’interesse esclusivo della collettività e del bene comune.
Il presidente del Consiglio comunale ha un ruolo centrale che dirige e coordina i lavori del Consiglio, si fa garante del suo corretto funzionamento, assicura che le decisioni vengano prese in maniera trasparente e che le attività si svolgano in modo ordinato e rispettoso delle regole. Perché se le regole ci sono esse non solo hanno un obiettivo puntuale ma vanno osservate.
Il ruolo del presidente del Consiglio comunale non va né delegittimato, né può essere travolto in una simile bagarre politica, inasprita da parole e azioni così palesemente improprie e provocatorie. Ed è un errore trascinare il segretario comunale, figura terza alle dipendenze dello Stato, che svolge funzioni di supporto e assistenza giuridico-amministrativa agli organi istituzionali e ha il compito di garantire il buon andamento dell’ente, in termini di imparzialità e legalità”.

Con queste parole i sindaci del Chianti e di area fiorentina Roberto Ciappi (San Casciano in Val di Pesa), Paolo Sottani (Greve in Chianti), David Baroncelli (Barberino Tavarnelle) e Francesco Pignotti (Bagno a Ripoli)  intervengono nella querelle del Consiglio comunale di Impruneta a sostegno della presidente del Consiglio comunale Angela Cappelletti.

“Non possiamo che esprimere solidarietà alla presidente del Consiglio - rimarcano - i fatti accaduti ad Impruneta minano la credibilità delle istituzioni locali, elemento imprescindibile per la vita democratica del nostro Paese. Il compito di tutti gli amministratori è quello di coltivare il dialogo, seppur aspro e duro, necessario ad individuare soluzioni, prospettive e a migliorare la vita delle persone e lo sviluppo dei nostri territori”.

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