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Black out a Firenze: la giunta brancola nel buio – in tutti i sensi

Dopo la pessima gestione del verde pubblico, il caos della viabilità ci mancava il black out. Ma la colpa sarà data....

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Maltempo. A Barberino mancanze di elettricità Maltempo. A Barberino mancanze di elettricità © N. c.
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Sono giorni molto caldi — e non solo per il meteo — per l’amministrazione fiorentina capitanata da Sara Funaro, miracolata (insieme ai suoi assessori) da larghi e incoraggianti voti profusi al loro operato da un noto quotidiano fiorentino.
Voti che, a quanto pare, non hanno portato granché fortuna.

A un anno dal suo insediamento in Palazzo Vecchio, il sentiment dei fiorentini, anche di quelli che l’hanno votata, verso l’ex delfina di Nardella è ai minimi storici.
Che avrebbe avuto tanto lavoro duro davanti lo avevamo scritto già all’indomani della sua elezione e non certo per fare gli uccelli del malaugurio, ma semplicemente alla luce delle (molte) patate bollenti lasciate in eredità dal sindaco superman.

Primo fra tutti, il caos dei lavori della tramvia, con la Vacs che non era ancora partita con un anno di ritardo sulla programmazione e nonostante le due false inaugurazioni elettorali.
Senza dimenticare il progetto ormai approvato — e quindi da portare avanti — della linea per Bagno a Ripoli. Un progetto, lo ripetiamo fino allo sfinimento, che nonostante i proclami di “revisione”, risale agli anni Novanta. Tradotto: ha quasi 40 anni sulle spalle.

Poi c’è l’enorme problema della sicurezza (quella vera, non quella “percepita”) e del degrado, su cui in un anno si è assistito solo a un nauseante ping pong politichese tra Firenze e Roma.
Ma non è questo il teatrino che chiedono i fiorentini, vessati da oltre 40 gang operative, migranti irregolari allo sbando che rapinano, assaltano, aggrediscono, violentano...

Rimane apertissima la partita urbanistica, sia sul fronte turistico che residenziale e commerciale, con gli impalpabili assessori Vicini e Biti a brancolare nel buio come in una scenografia felliniana.

E il verde? Oggi l’unica cosa “verde” è il travaso di bile quotidiano dei cittadini.
Alberi abbattuti come birilli (nei prossimi giorni la mattanza toccherà piazza Vasari e i giardini Galli), spesso in zone che nulla hanno a che vedere con i lavori della tramvia killer. Una linea che, per passare in città, non si accontenterà di massacrare gli ex viali di circonvallazione progettati da Poggi: ucciderà ben più dei mille alberi già messi a bilancio.

A tutto questo si aggiunge un dilettantismo imbarazzante come l’asfaltatura degli alberi sul lungarno Ferrucci.
Dieci giorni dopo, la vicesindaca con delega all’ambiente ancora non riesce a porvi rimedio.
Lo confessa balbettando e grattandosi nervosamente nel Salone dei Duecento, dimostrando un certo imbarazzo — e forse anche la tardiva presa di coscienza del ruolo che ha accettato.

Nel frattempo, ex consiglieri di maggioranza come Santarelli e Felleca si scagliano contro chi fino a poco fa sostenevano, probabilmente dopo essersi fustigati per non averlo capito prima.
E oggi, a paralizzare Firenze, ci si mette anche un blackout elettrico che ha mandato in tilt il centro storico.

I Verdi — sì, esistono e stanno con la maggioranza di Palazzo Vecchio, anche se nessuno se ne è accorto — sicuramente daranno la colpa ai cambiamenti climatici e invocheranno santa Greta Thunberg, per nascondere che anche questa è l’ennesima prova di una giunta sull'orlo di una crisi di nervi.

Firenze, città da 360 mila abitanti scarsi, con 40 gradi all’ombra non può reggere la domanda energetica di tutti gli appartamenti trasformati in affitti turistici, dei finti studentati e dei cantieri che lavorano ovunque... contemporaneamente.

 

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Commenti 2
  • Alessandro

    Firenze 26 Luglio 1983 furono raggiunti i 42,6° gradi all'ombra ( si la temperatura va misurata all'ombra, non al sole con le insegne delle farmacie) NON CI FU NESSUN BLACKOUT nessun allarmismo ne grida cataclismatiche, solo un grna consumo di panzanella, cocomero e gelato.

    rispondi a Alessandro
    mer 2 luglio 14:15
  • Patrizia Fondelli

    Per noi cittadini di questa città perduta, una prece..,

    rispondi a Patrizia Fondelli
    mar 1 luglio 23:23