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Concerto di beneficenza a San Casciano per l’Operazione Mato Grosso: musica tra jazz e lirica per una scuola in Perù

Sabato 17 maggio al Teatro Niccolini di San Casciano, un concerto a favore dei progetti dell’Operazione Mato Grosso: raccolta...

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Sabato 17 maggio 2025, alle ore 21, il Teatro Niccolini di San Casciano in Val di Pesa ospiterà un concerto di beneficenza promosso a favore dell’Operazione Mato Grosso, la storica onlus fondata dal salesiano Padre Ugo De Censi quasi sessant’anni fa per sostenere le comunità più povere dell’America Latina. La serata – presentata dalla giornalista e volontaria Elisabetta Mereu, da oltre trent’anni attiva nei progetti dell’OMG – sarà dedicata alla raccolta fondi per una nuova scuola di formazione per insegnanti a Chacas, villaggio situato a 3000 metri sulle Ande peruviane, dove opera il parroco Padre Luca Bergamaschi.

Tutto il ricavato della serata sarà devoluto direttamente al progetto, in un’ottica di trasparenza e coinvolgimento diretto.

Il concerto proporrà una fusion musicale originale, che vedrà alternarsi sul palco il trio Souden Comfort, con brani pop, funk e soul dagli anni ’80 a oggi, e gli allievi del Conservatorio Luigi Cherubini di Firenze, con cinque cantanti liriche accompagnate da pianoforte, impegnate in esecuzioni di Mozart, Donizetti e Rossini.

Una combinazione inedita e affascinante, pensata per coinvolgere un pubblico eterogeneo e per unire generi e sensibilità musicali diverse nel segno della solidarietà.

Nel corso della serata interverranno:

  • Eduardo Rafael Bernales, Console Generale del Perù a Firenze

  • Il sindaco di San Casciano, Roberto Ciappi

  • Il presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani (presenza in attesa di conferma)

  • Padre Luca Bergamaschi, direttamente da Chacas

L’ingresso è a offerta libera, con contributo minimo di 10 euro. La prenotazione è obbligatoria, telefonando al 339 7232097 oppure scrivendo a comunita@plantulaaps.org.

Una serata che promette musica, emozioni e impegno civile, unendo il piacere dell’ascolto alla possibilità concreta di contribuire alla formazione e al futuro di tanti giovani in Perù. Come ricorda lo spirito dell’Operazione Mato Grosso, “servire i più poveri con gratuità è un atto di giustizia, non di carità”.

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