Mayer © Meyer IRCCS
Il progetto presentato a Firenze introduce un servizio educativo innovativo dedicato ai bambini ricoverati nel reparto di Oncoematologia dell’AOU Meyer Irccs. L’iniziativa, promossa da Intesa Sanpaolo, prevede l’apertura di un asilo nido situato in locali adiacenti al reparto, con l’obiettivo di migliorare la qualità della permanenza dei piccoli pazienti, in particolare dei bambini sotto i tre anni, che rappresentano circa il 20% delle nuove diagnosi oncologiche seguite annualmente dall’ospedale.
Il servizio mira a creare un ambiente accogliente e sicuro, in cui attività educative personalizzate possano integrarsi con le esigenze cliniche, contribuendo a ridurre l’impatto psicologico della degenza e a favorire il benessere emotivo e cognitivo. Le attività sono gestite da educatrici qualificate della cooperativa sociale Età Insieme, aderente al network PAN – Servizi per l’infanzia, una rete senza fini di lucro sostenuta da Intesa Sanpaolo per assicurare standard elevati di qualità educativa.
Durante la presentazione, i rappresentanti dell’ospedale e della banca hanno evidenziato il valore sociale dell’iniziativa, definita un esempio virtuoso di collaborazione pubblico-privato e un supporto concreto per le famiglie coinvolte. Il servizio, già avviato in altri importanti ospedali pediatrici italiani, rientra nel Programma Educativo di Intesa Sanpaolo dedicato ai piccoli lungodegenti, che dal suo avvio ha coinvolto circa 900 bambini in strutture distribuite in diverse regioni.
Oltre al beneficio per i pazienti, il progetto sostiene anche i genitori, spesso impegnati in modo continuativo nell’assistenza dei figli. Il dialogo costante tra educatori e famiglie rappresenta un elemento centrale, volto a condividere osservazioni e a favorire un approccio più sereno alla cura. Attraverso attività di gioco, lettura e creatività, il servizio contribuisce a restituire ai bambini una dimensione di normalità all’interno del percorso terapeutico, alleggerendo le difficoltà di un contesto ospedaliero complesso e rafforzando le loro capacità di resilienza.


