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"Non chiamatelo amore". Mike Ricci porta in scena le dinamiche della violenza psicologica

Il primo quadro vede la performer Ilaria Bonacchi interpretare, attraverso movimento e gesto scenico, la storia di...

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Non chiamatelo amore Non chiamatelo amore © Mike Ricci
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Lo spettacolo Non chiamatelo amore, scritto e diretto da Mike Ricci, approda a Pontassieve domenica 30 novembre, dopo la recente replica a Seano. L’iniziativa, promossa dall’Associazione Culturale Il Gabbiano in collaborazione con AtTiESse, rientra nel programma di eventi dedicati alla Giornata Internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne e offre al pubblico un doppio atto teatrale incentrato sulle dinamiche della violenza psicologica e relazionale.

Il primo quadro vede la performer Ilaria Bonacchi interpretare, attraverso movimento e gesto scenico, la storia di una relazione abusiva, accompagnata dalla voce narrante di Gianna Capecchi. La performance, dal forte impatto simbolico, restituisce la progressiva perdita di autonomia e identità che caratterizza i rapporti segnati dalla manipolazione affettiva. Il linguaggio scenico, essenziale e incisivo, mette in evidenza il vissuto emotivo di chi subisce violenza, invitando a una riflessione collettiva sul tema.

Nel secondo atto, Daniela Bertini e Massimo Canneti danno vita a un dialogo serrato tra due partner coinvolti in una relazione tossica. Il testo, diretto e privo di mediazioni, esplora le forme quotidiane e spesso invisibili della violenza psicologica, mostrando come il controllo emotivo e la svalutazione possano manifestarsi in modi sottili ma profondamente lesivi. La messa in scena offre uno sguardo lucido su comportamenti e dinamiche che, pur non lasciando segni fisici, incidono in maniera significativa sulla dignità della persona.

L’atmosfera dello spettacolo è ulteriormente arricchita dalla colonna sonora originale curata da Gabriele Marco Cecchi e Samuele Luca Cecchi, mentre luci e fonica sono affidate ad Alessandro Braccini. L’ingresso è previsto a fronte di un’offerta minima di 8 euro, destinata a sostenere Casa Ambra, struttura di accoglienza d’emergenza per donne vittime di violenza. L’iniziativa conferma l’impegno del territorio nel promuovere consapevolezza, supporto e cultura della prevenzione.

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