Antonio Laganà © facebook
Firenze vera, quella che borbotta, bofonchia, critica e scende in piazza con animo sincero oggi è più sola.
Se n'è andato per un male incurbaile Antonio "Totto" Laganà leader storico dei comitati fiorentini che lottano contro l'albericidio di Firenze in atto da anni per far la "cura del ferro".
Antonio voce attenta, onestà e lucida è sempre stato in trincea e clamorosa fu la sua protesta del 2007 quando per dire no all'abbattimento degli alberi di viale Morgagni per far posto alla linea 1, si arrampicò su un bagolaro per impedirne il taglio e lì rimase appollaiato per una settimana intera.
Quella sua protesta civica e pacifica lo ha fatto, negli anni, diventare un leader per tutti coloro che lottano a Firenze per l'ambiente e i diritti civili.
In quel 2007, "posizione scomodissima nonostante avessi dei cuscini raccontò poi" per convincerlo a scendere lo chiamò anche l’allora presidente della Camera, Fausto Bertinotti, Totto lo fece, ma poche ore dopo tornò sul bagolaro in una simbolica staffetta con altri ambientalisti autentici anche se alla fine l'amministrazione fiorentina abbattè quel bagolaro e tutti gli altri alberi di viale Morgagni facendo fin da subito capire come sarebbero andate le cose nella Firenze verde solo all'apparenza. Anzi quasi per spregio, il bagolaro simbolo della protesta fu il primo a cadere sotto i colpi delle motoseghe.
Da quel giorno Antonio ha iniziato a lottare anche di più e lo ha sempre fatto stando fra la gente. In queste ore di doloro il ricordo più bello lo affido alla penna di Francesca Marrazza leader di Ribella Firenze con cui Laganà scelse di scendere in campo.
Antonio Laganà lascia tre figli: Lapo, Giulia e Tommaso. Anche la nostra redazione si aggiunge al lutto e personalmente mi sento molto fortunata di aver la possibilità di incontrarmi e anche scontrarmi con lui.
In questo momento di dolore in cui tutta Firenze lo piange stride solo il silenzio di Palazzo Vecchio.
Chi vorrà salutarlo potrà farlo domani, mercoledì 9 luglio, alla Misericordia di via delle Panche. I funerali si terranno giovedì 10 alle ore 10 nella chiesa Regina della Pace, in via di Caciolle.
Il ricordo di Francesca Marrazza.
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Antonio Laganà, Totto, oggi ci ha lasciato!
in molti lo ricorderanno come il Barone Rampante di Viale Morgagni che nel 2007, per impedire il taglio degli alberi per la tramvia, si arrampicò su un bagolaro e vi rimase per giorni. Tanto era arrabbiato per l'abbattimento degli alberi di Viale Morgagni che promise di non prendere mai la tramvia; promessa mantenuta!
Se ne è andato, in silenzio, circondato dall'amore della sua famiglia e dei suoi tanti amici.
Era impossibile non volere bene a Totto, uomo intelligente, dell'intelligenza fiorentina, svelta, rapida come un colpo di fioretto. Intuizione e rapidità di esecuzione! Attore e regista di teatro, ogni conversazione si trasformava in una "piece" da cui si usciva più ricchi e col sorriso.
L'incontro prima come comitati poi trasformatosi nella nostra lista civica è stato un colpo di fulmine! anime diverse che si completano.
Tristemente ironico che si sia spento proprio ora che è ricominciata la mattanza degli alberi, per la nuova linea della Tramvia, verso i quali aveva profonda devozione e per il taglio dei quali soffriva immensamente.
L'unica cosa che amava più degli alberi erano i suoi figli di cui parlava sempre con malcelato orgoglio.
Circondato sempre da tanti amici a cui donava tutto se stesso, senza risparmiarsi! e regalava saggezza e buonumore.
Ognuno di noi potrebbe ricordare mille aneddoti pensando a lui, ed oggi è difficile trattenere le lacrime, ma tra qualche giorno quando avremo metabolizzato prenderemo atto della fortuna che abbiamo avuto ad avere Totto come compagno di viaggio e ci dispiaciamo per tutti coloro che non hanno avuto la fortuna di incontrarlo.
Antonio ora è in pace e noi continueremo il suo lavoro ricordandoci - anche nel dolore - di sorridere."Se tu guardi un albero e vedi soltanto un albero non hai visto un albero. Se guardi un albero e vedi un miracolo allora finalmente hai visto un albero. (Anthony de Mello)"
Ciao Antonio


