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Il dibattito sulla gestione del servizio idrico integrato in Toscana continua a suscitare confronti politici e istituzionali. In occasione di recenti dichiarazioni rilasciate durante il Consiglio comunale di Firenze, il Movimento 5 Stelle ha espresso una netta contrarietà alla prospettiva di mantenere forme di partecipazione privata nella gestione di Publiacqua. A sottolinearlo è stato Luca Rossi Romanelli, candidato capolista per il M5S nella circoscrizione Firenze 1 alle elezioni regionali, che ha definito le posizioni espresse dall’assessore comunale Bettarini “anacronistiche” rispetto al dibattito attuale sui servizi pubblici locali.
Il rappresentante pentastellato ha ribadito come la linea del movimento sia orientata alla piena ripubblicizzazione dell’acqua, attraverso modelli di gestione in house, escludendo qualsiasi logica di profitto o speculazione. Pur riconoscendo che la competenza sulla gestione dei servizi idrici spetta ai Comuni, Rossi Romanelli ha ricordato che nei punti programmatici sottoscritti dal candidato presidente Eugenio Giani è prevista la revisione della legge regionale 69/2011, con l’obiettivo di privilegiare soluzioni interamente pubbliche.
Secondo il M5S, la scelta del Comune di Firenze di procedere con una gara per individuare un nuovo partner privato si porrebbe in contrasto con gli impegni espressi dallo stesso Giani, che aveva dichiarato la necessità di sottrarre il servizio idrico alla logica della Multiutility. Rossi Romanelli ha infine chiesto un intervento chiaro da parte del presidente regionale e un ripensamento da parte della sindaca Funaro, sottolineando come l’acqua rappresenti un bene comune che deve restare sotto il pieno controllo delle comunità locali, senza compromessi e senza cedere a interessi di natura economica.
