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75 maratone in 50 giorni: l'impresa di Matteo Bucci dall’Artico a Firenze per ispirare e aiutare

Matteo partirà alla volta della Finlandia a bordo di una Fiat 600 attrezzata per l’occasione

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Il Sindaco Fossi con Matteo Bucci alle spalle la Fiat attrezzata per questa occasione Il Sindaco Fossi con Matteo Bucci alle spalle la Fiat attrezzata per questa occasione © NN
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Dall’Artico a Firenze, di corsa. È questo il viaggio incredibile di Matteo Bucci, giovane atleta di 24 anni originario di San Mauro a Signa, che si prepara a compiere qualcosa che va ben oltre lo sport: 75 maratone in 50 giorni, per un totale di oltre 3.200 chilometri, attraversando otto paesi europei. Una vera e propria odissea sportiva e umana, che partirà il 1° agosto dal Circolo Polare Artico in Finlandia, e che si concluderà nel cuore della sua Toscana, a Firenze, a settembre. Ma non è solo la sfida fisica a rendere straordinario questo progetto. Matteo correrà con un doppio obiettivo: raccogliere 10mila euro a favore dell’associazione Pane Quotidiano Firenze e lanciare un messaggio forte a chiunque voglia cambiare la propria vita: ogni sogno è possibile, un passo alla volta.

Preparato con determinazione e una Fiat 600 adattata

Matteo partirà alla volta della Finlandia a bordo di una Fiat 600 attrezzata per l’occasione, simbolo di un’avventura che mescola passione, sacrificio e spirito di adattamento. Con lui ci sarà il videomaker Timothy Ker, che documenterà l’impresa quotidianamente, passo dopo passo, attraverso i social network, rendendo il pubblico parte attiva di questo viaggio epico.

Il saluto del Comune di Signa: “Una sfida che parla a tutti”

Alla vigilia della partenza, il Comune di Signa ha voluto omaggiare Matteo con un incontro ufficiale. Presenti il sindaco Giampiero Fossi, la vicesindaca Marinella Fossi e l’assessore allo sport Marcello Quaresima, che hanno consegnato all’atleta una bandiera con lo stemma del Comune e gli hanno chiesto di firmare il libro d’oro di Signa, un gesto simbolico per celebrare un’impresa che resterà nella storia del paese.

Il sindaco Giampiero Fossi ha definito il progetto “un’impresa epica”, sottolineando il valore di un viaggio che va ben oltre il gesto atletico:

"Attraversare otto paesi con la forza di 75 maratone è un’impresa straordinaria. Matteo sarà un esempio per tutti: ci ricorda che i limiti esistono solo per essere superati e che la passione può davvero portarci ovunque".

Il primo cittadino ha anche promesso che a settembre tutta la comunità di Signa sarà a Firenze per accoglierlo, portando con sé il Gonfalone comunale, in segno di affetto e riconoscimento.

Correre per superare i propri limiti e aiutare gli altri

Dietro ogni maratona di Matteo non c’è solo la resistenza fisica, ma un percorso personale profondo. Durante l’incontro, il giovane atleta ha raccontato com’è nata la sua passione per la corsa:

"Dopo la mia prima maratona non mi sono più fermato. La corsa è diventata il mio strumento per combattere i miei demoni interiori, per conoscermi davvero. Ora corro non solo per me, ma per chi ha bisogno".

Una testimonianza toccante che dimostra quanto lo sport possa trasformarsi in uno strumento di consapevolezza, crescita personale e solidarietà concreta.

Il legame con Firenze e il sogno di un ragazzo

Nel corso dell’incontro, il sindaco Fossi ha ricordato anche un episodio personale, raccontando come da giovane sognasse di partecipare alla storica Firenze-Faenza, gara che non è mai riuscito a correre, pur avendo affrontato diverse maratone. Un ricordo che si intreccia con il percorso di Matteo, e che rafforza il legame tra la comunità e il suo giovane atleta, pronto a scrivere una pagina indelebile di sport e umanità.

Una corsa per ispirare e costruire solidarietà

La raccolta fondi per Pane Quotidiano Firenze rappresenta il cuore solidale dell’impresa. L’associazione è attiva nel sostegno alle fasce più fragili della popolazione, offrendo pasti caldi, beni di prima necessità e un punto di riferimento per chi vive situazioni di disagio. Matteo corre per dare un contributo concreto, per accendere l’attenzione su chi ha bisogno, e per dimostrare che ogni passo può fare la differenza.


La corsa di Matteo Bucci dall’Artico a Firenze è molto più di una sfida sportiva: è un viaggio fisico e interiore, un grido silenzioso di speranza, un messaggio potente che attraversa confini, cuori e coscienze. A settembre, all’arrivo a Firenze, ad accoglierlo ci sarà non solo Signa, ma un’intera comunità che ha imparato a credere, insieme a lui, che nulla è impossibile.

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